Allegri, le guardie, i ladri tra Livorno e strategia

Il tecnico bianconero ha davvero dato dei "ladri" agli interisti? E qual è il suo piano comunicativo? Perché raramente parla a caso

Qualcuno si è offeso, qualcuno si è proprio arrabbiato, altri hanno incassato senza reagire troppo, ma sono davvero in pochi quelli rimasti indifferenti alla battuta di Allegri sulle guardie e i ladri, lanciata in diretta tv nel post partita di martedì.

Per chi se lo fosse perso, Allegri ha risposto alla battuta di Marotta su lepre e cacciatori con un'alta metafora e ha detto: «Sì è un po' come guardie e ladri, i ladri scappano (quindi l'Inter), gli altri inseguono (quindi la Juve e le altre squadre)». Quindi ha definito ladri gli interisti? Tecnicamente sì, ma ovviamente nella sua metafora richiamava il gioco che i bambini fanno da secoli. E altrettanto ovviamente c'era un pizzico di malizia nelle sue parole. Non perché pensi che l'Inter "rubi" le partite, ma perché sa - per esperienza diretta - come certe polemiche infastidiscano e mettano pressione.

D'altra parte, è dall'inizio della stagione che Allegri sta agendo come uno spin doctor (sapete no? gli esperti do comunicazione che, per esempio, studiano le campagne per le presidenziali americane). Sapendo perfettamente che, nel 2024,la comunicazione ha un effetto diretto sulle competizioni, ha cercato fin dall'inizio di mettere pressione sull'avversario diretto, alleggerendo quella sui suoi giocatori (vedi il tormentone per il quale non vuole ammettere di lottare per lo scudetto e il ribadire sempre che l'Inter è più forte). Insomma, c'è una strategia precisa che non è detto abbia successo, ma fa parte del calcio moderno. D'altra parte sul fronte interista c'è quel vecchio volpone di Beppe Marotta che agisce allo stesso modo, solo con un approccio diverso (se fossero dei rapper in dissing si parlerebbe della Varese school contro il Livorno style).

Ma, insomma, Allegri è stato offensivo o no? Beh, diciamo che la sua battuta si inserisce in un filone prolifico nel quale Peppino Prisco, simbolo dell'interismo, aveva detto che quella della Juventus era «ricettazione di rigori». Quindi, finché sono battute, magari anche pesanti, ma battute, l'unica strada è riderci sopra. E chi se la prende, ci pensi bene, fa il gioco di Allegri...

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