Lo sciagurato Alex Sandro e un altro errore decisivo: è l'incubo del tifo Juve

Il brasiliano ancora protagonista in negativo. Come nella Supercoppa del 2022 contro l'Inter, quando regalò il gol a Sanchez

Al minuto 25 del primo tempo i tifosi della Juventus avranno avuto la sensazione di rivivere un incubo in una sorta di déjà vu. La memoria torna indietro nel tempo al gennaio 2022: Supercoppa italiana, sfida dentro o fuori contro l’Inter. All’ultimo respiro, nel secondo tempo supplementare, arriva il cross di Dimarco che sembra innocuo, ma Alex Sandro improvvisa un goffo colpo di petto che aziona Darmian e porta alla rete decisiva di Sanchez. Un errore clamoroso per il definitivo 2-1 a vantaggio dei nerazzurri: impossibile toglierselo dalla testa per i tifosi bianconeri.

Alex Sandro, ancora tu

Ieri all’Allianz Stadium è stato ancora il brasiliano il protagonista di un intervento difensivo spericolato in area che ha portato a un gol rivelatosi poi decisivo nel risultato finale. E anche stavolta a godere è l’Inter, anche se a distanza: sette punti di vantaggio sulla Juventus con la possibilità di farne altri avendo una giornata da recuperare. L’erroraccio di Alex Sandro ha spalancato la porta alla prima rete italiana dell’argentino Giannetti, arrivato a gennaio da svincolato dopo la fine dell’avventura con il Velez: un regalo in piena regola per l’Udinese, abile poi a difendere il risultato.

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Un errore che cancella le cose buone

Quella chiusura difensiva sbagliata di Alex Sandro ha pure mandato fuori giri Szczesny, che si era buttato a destra lasciando così lo specchio totalmente libero al difensore avversario, che peraltro di nome fa pure Lautaro. E qui ritornano l’Inter e gli incubi del tifo bianconero: per il popolo della Juve, non solo sui social, Alex Sandro da quel momento è diventato un incubo. E così, quando si è saputo che a sostituire capitan Danilo squalificato sarebbe stato l’altro brasiliano, la gente juventina aveva cominciato ad allarmarsi già prima del match. E poi l’errore si è concretizzato dopo 25 minuti di partita, a cancellare anche quello che di buono Alex Sandro ha poi costruito nel match, come il cross preciso per la testa di Milik che ha costretto il portiere Okoye a un grande salvataggio.

Allegri, a difesa di Alex Sandro

Allegri lo ha sempre difeso e l’ha fatto anche alla vigilia della partita con l’Udinese: «Alex Sandro è un giocatore importante per noi. Credo sia all’ottavo anno di Juventus, ha giocato finali di Champions e vinto scudetti. Può ancora dare tanto al calcio, non è semplice da trovare». Ma in quel ruolo, a sinistra nella difesa a tre, Rugani aveva ben figurato in stagione quando chiamato in causa, nell’emergenza: il centrale avrà magari l’opportunità di rifarsi a Verona, per sostituire lo squalificato Bremer. Ma questa è un’altra storia: quella di Alex Sandro con la Juventus dovrebbe terminare con la fine naturale del contratto, a giugno. Cambiaso ha spiegato cosa è mancato contro l’Udinese: «Fortuna e un po’ di cattiveria davanti. Serve una riflessione perché un punto in tre partite è poco».

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Al minuto 25 del primo tempo i tifosi della Juventus avranno avuto la sensazione di rivivere un incubo in una sorta di déjà vu. La memoria torna indietro nel tempo al gennaio 2022: Supercoppa italiana, sfida dentro o fuori contro l’Inter. All’ultimo respiro, nel secondo tempo supplementare, arriva il cross di Dimarco che sembra innocuo, ma Alex Sandro improvvisa un goffo colpo di petto che aziona Darmian e porta alla rete decisiva di Sanchez. Un errore clamoroso per il definitivo 2-1 a vantaggio dei nerazzurri: impossibile toglierselo dalla testa per i tifosi bianconeri.

Alex Sandro, ancora tu

Ieri all’Allianz Stadium è stato ancora il brasiliano il protagonista di un intervento difensivo spericolato in area che ha portato a un gol rivelatosi poi decisivo nel risultato finale. E anche stavolta a godere è l’Inter, anche se a distanza: sette punti di vantaggio sulla Juventus con la possibilità di farne altri avendo una giornata da recuperare. L’erroraccio di Alex Sandro ha spalancato la porta alla prima rete italiana dell’argentino Giannetti, arrivato a gennaio da svincolato dopo la fine dell’avventura con il Velez: un regalo in piena regola per l’Udinese, abile poi a difendere il risultato.

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