Rabiot e McKennie out: Allegri cosa fai? Alcaraz c'è... e 3 possibili soluzioni

Il francese e l'americano si sono infortunati nel corso di Juve-Frosinone: Napoli e Atalanta sembrano fuori portata per entrambi...

Tanto importante quanto sofferta, la vittoria ritrovata dalla Juve contro il Frosinone, ma impossibile da godere appieno. E non solo perché la squadra bianconera ha comunque mostrato tutti i difetti emersi nelle ultime partite, primo fra tutti un’inspiegabile fragilità difensiva. Ad annacquare di preoccupazione l’ebbrezza per il successo nel recupero ci sono gli infortuni di Adrien Rabiot e Weston McKennie, il centrocampista più forte e quello più in forma della rosa.

Rabiot e McKennie ko: gli infortuni

Restano ancora da valutare bene i tempi recupero dei due centrocampisti ma la diagnosi esclude la presenza di entrambi non solo domenica a Napoli, ma quasi certamente anche per la successiva sfida allo Stadium contro l’Atalanta il 10 marzo. Il francese ha riportato una lussazione all’alluce del piede destro (il fatto che gliel’abbia causata Bremer tentando di calciare in porta è eloquente su come stiano girando le cose ai bianconeri), mentre lo statunitense si è lussato la spalla sinistra in un disperato recupero in scivolata su Kaio Jorge. Entrambe le lussazioni sono già state rimesse a posto dai medici bianconeri in campo (McKennie) e al J Medical (Rabiot) e gli accertamenti di questa mattina hanno confermato le prime indicazioni emerse ieri.

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Infortuni Juve: Alcaraz dà segnali positivi

Di certo Allegri dovrà presentarsi a Napoli senza due giocatori chiave di un centrocampo che - ogni tanto è bene ricordarlo - è già privo da inizio stagione di Pogba e di Fagioli. «Abbiamo altri giocatori, sicuramente andremo a Napoli con una squadra giusta per fare una bella partita» , ha come sempre evitato di piangersi addosso il tecnico bianconero. Che ora deve pensare a impostarla, quella squadra giusta. La sua prima mossa sarà quasi certamente la replica di quella fatta quando Rabiot è dovuto uscire ieri al 29’ del primo tempo: l’inserimento di Alcaraz, che si è confermato intraprendente e dinamico. Limitandosi a scorrere la lista degli interni, oltre all’argentino toccherebbe a Miretti entrare nell’undici iniziale, ma l’ingresso del ventenne cresciuto a Vinovo non è così automatico.

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Allegri e le possibili soluzioni

Miretti non ha sfruttato bene le tre occasioni da titolare di fila avute con Sassuolo, Lecce ed Empoli, tanto che dopo ha giocato solo 2 minuti a San Siro con l’Inter, rimanendo poi in panchina nelle ultime tre partite con Udinese, Verona e Frosinone, scavalcato nelle gerarchie proprio da Alcaraz. Allegri potrebbe rilanciarlo, ma un centrocampo con lui e l’argentino mezzali al posto di Rabiot e McKennie potrebbe risultare un po’ leggero.

Così il tecnico bianconero potrebbe inserire sì Alcaraz, ma spostare Locatelli nella posizione dell’altra mezzala, inserendo in mezzo Nicolussi Caviglia (oppure schierare quest’ultimo interno lasciando l’azzurro al suo posto). Da non escludere a priori anche l’impiego da centrale di centrocampo di Danilo (che dovrebbe recuperare), sempre con Locatelli mezzala. Il tecnico ha una settimana per pensarci e qualche ora per sperare in belle sorprese dal J Medical, almeno per l’Atalanta.

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Tanto importante quanto sofferta, la vittoria ritrovata dalla Juve contro il Frosinone, ma impossibile da godere appieno. E non solo perché la squadra bianconera ha comunque mostrato tutti i difetti emersi nelle ultime partite, primo fra tutti un’inspiegabile fragilità difensiva. Ad annacquare di preoccupazione l’ebbrezza per il successo nel recupero ci sono gli infortuni di Adrien Rabiot e Weston McKennie, il centrocampista più forte e quello più in forma della rosa.

Rabiot e McKennie ko: gli infortuni

Restano ancora da valutare bene i tempi recupero dei due centrocampisti ma la diagnosi esclude la presenza di entrambi non solo domenica a Napoli, ma quasi certamente anche per la successiva sfida allo Stadium contro l’Atalanta il 10 marzo. Il francese ha riportato una lussazione all’alluce del piede destro (il fatto che gliel’abbia causata Bremer tentando di calciare in porta è eloquente su come stiano girando le cose ai bianconeri), mentre lo statunitense si è lussato la spalla sinistra in un disperato recupero in scivolata su Kaio Jorge. Entrambe le lussazioni sono già state rimesse a posto dai medici bianconeri in campo (McKennie) e al J Medical (Rabiot) e gli accertamenti di questa mattina hanno confermato le prime indicazioni emerse ieri.

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