"Rugani bravo ragazzo ma non fesso. Noi pronti a venire incontro alla Juve"

Davide Torchia, agente del difensore bianconero, si gode l’ottimo momento del suo assistito, che ancora una volta ha risposto presente nel migliore dei modi

«Il gol di Rugani al novantacinquesimo ha emozionato tutti allo stadio. È stato la realizzazione dello slogan juventino “fino alla fine”. A fine gara gli ho fatto i complimenti per come ha calciato. Era defilato e da quella posizione ti viene di tirare fortissimo, invece Daniele è stato lucido nel tenerla bassa e piazzarla sul secondo palo»”. Davide Torchia si gode l’ottimo momento del suo assistito, che ancora una volta ha risposto presente nel migliore dei modi.

Ora ha iniziato pure ad avere il vizio del gol…
«È già arrivato a quota 3 tra campionato e coppa. Gli inserimenti vincenti offensivi sono un po’ una prerogativa di tutti i difensori della Juve. Anche Gatti ha fatto 3 reti e pure Bremer un paio. Significa che sulle palle inattive c’è stato un lavoro importante anche di Allegri e del suo staff».

A proposito: il tecnico continua a dividere l’opinione pubblica. Da che parte sta?
«Ritengo che verso Allegri ci siano critiche eccessive. Bisogna ragionare di prospettive e obiettivi per analizzare la realtà. La prospettiva era quella di far crescere dei giovani e ce ne sono tanti che il mister sta impiegando con continuità, non solo 5’ alla fine. Per quanto riguardo gli obiettivi il club, per tutti i fatti noti, aveva bisogno di una riossigenazione economica e puntava al ritorno in Champions. Direi che siamo anche qui pienamente in linea. Il che non vuol dire tenersi più bassi. Ci mancherebbe altro che qualcuno non volesse provarci per il primo posto, ma l’Inter ha tenuto ritmi incredibili e non c’è stato niente da fare. E qui arrivo alla realtà delle cose: essere saldamente al secondo posto, al netto degli infortuni, tenendosi alle spalle squadre del calibro di Milan, Napoli e Roma è tutt’altro che cosa di poco conto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La stagione pazzesca dell’Inter ha offuscato di riflesso quella juventina?
«Certamente, anche perché non avrei mai immaginato che l’Inter potesse tenere quest’andatura. Ero cosciente a inizio stagione che fosse la più forte e quadrata, ma sta andando meglio del Napoli dell’anno scorso, che tutti definivano ingiocabile. I nerazzurri hanno numeri da capogiro: vincono sempre e dovunque, ma la Juve sta facendo un ottimo campionato. I bianconeri erano reduci da un mese complicato: alla Juve se pareggi due partite di fila è una tragedia. Fa parte del gioco, oneri e onori di essere alla Vecchia Signora».

Ad Allegri viene imputato il gioco poco spettacolare…
«Non si può chiedere di più ad Allegri. In questo momento la squadra non può permettersi di giocare totalmente aperta, altrimenti viene infilata. Deve stare compatta tra le linee, concedendo poco agli avversari e cercando di infliggere i colpi decisivi agli avversari nelle poche occasioni che ha».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Il gol di Rugani al novantacinquesimo ha emozionato tutti allo stadio. È stato la realizzazione dello slogan juventino “fino alla fine”. A fine gara gli ho fatto i complimenti per come ha calciato. Era defilato e da quella posizione ti viene di tirare fortissimo, invece Daniele è stato lucido nel tenerla bassa e piazzarla sul secondo palo»”. Davide Torchia si gode l’ottimo momento del suo assistito, che ancora una volta ha risposto presente nel migliore dei modi.

Ora ha iniziato pure ad avere il vizio del gol…
«È già arrivato a quota 3 tra campionato e coppa. Gli inserimenti vincenti offensivi sono un po’ una prerogativa di tutti i difensori della Juve. Anche Gatti ha fatto 3 reti e pure Bremer un paio. Significa che sulle palle inattive c’è stato un lavoro importante anche di Allegri e del suo staff».

A proposito: il tecnico continua a dividere l’opinione pubblica. Da che parte sta?
«Ritengo che verso Allegri ci siano critiche eccessive. Bisogna ragionare di prospettive e obiettivi per analizzare la realtà. La prospettiva era quella di far crescere dei giovani e ce ne sono tanti che il mister sta impiegando con continuità, non solo 5’ alla fine. Per quanto riguardo gli obiettivi il club, per tutti i fatti noti, aveva bisogno di una riossigenazione economica e puntava al ritorno in Champions. Direi che siamo anche qui pienamente in linea. Il che non vuol dire tenersi più bassi. Ci mancherebbe altro che qualcuno non volesse provarci per il primo posto, ma l’Inter ha tenuto ritmi incredibili e non c’è stato niente da fare. E qui arrivo alla realtà delle cose: essere saldamente al secondo posto, al netto degli infortuni, tenendosi alle spalle squadre del calibro di Milan, Napoli e Roma è tutt’altro che cosa di poco conto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
"Rugani bravo ragazzo ma non fesso. Noi pronti a venire incontro alla Juve"
2
Pagina 2
3
Pagina 3