"McKennie alla Juve non aveva neanche il posto auto...": il ct Usa stupisce

Il centrocampista statunitense, di ritorno dal prestito al Leeds, è diventato uno dei punti fermi dei bianconeri di Allegri

Una stagione decisamente positiva, una permanenza che era tutt'altro che scontata ma che, con le prestazioni in campo, ha decisamente meritato. Parliamo di Weston McKennie, la cui esperienza alla Juventus sembrava ormai segnata dopo il prestito al Leeds, ma con lo statunitense che, una volta tornato in bianconero, è diventato uno degli uomini chiave della squadra di Massimiliano Allegri. E se nei giorni scorsi, a rimarcarlo, era stato il papà de calciatore, alla lista dei suoi pubblici estimatori si aggiunge un'altra persona.

Ct Usa, McKennie e il ritorno alla Juve

Si tratta del commissario tecnico degli Stati Uniti, Gregg Berhalter, che per l'imminente impegno contro la Jamaica ha convocato, oltre a Timothy Weah, lo stesso McKennie, di cui ha così parlato in conferenza stampa: "Non possiamo far altro che elogiare Weston, per la crescita avuta in questi ultimi anni. Fateci caso: quando ha fatto ritorno alla Juventus dopo il prestito al Leeds, McKennie era in una situazione terribile. Non aveva neanche un armadietto o il posto auto. Credo che molti giocatori al suo posto avrebbero deciso di lasciare e andare via dal club, lui invece ha deciso di restare, volendo dimostrare il suo valore".

E ancora: "McKennie non ha solo dimostrato quanto vale, ma al contempo è diventato anche uno dei calciatori più forti della Juventus e uno dei migliori centrocampisti di tutto il campionato di Serie A. Tutto questo ha palesato la sua mentalità, e la sua crescita come persona. È un ottimo giocatore: superare queste avversità non è da tutti".

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