Vlahovic 3
Partiamo dal finale choc, con l’espulsione per proteste nel recupero. Un campione del suo calibro deve usare la testa, e non soltanto per cercare di fare gol. Assurdo farsi buttare fuori per un battibecco con l’arbitro che gli ha fischiato un fallo in attacco. Giua prima estrae il cartellino giallo, ma dopo che il serbo gli dice “bravo”, reitera il giallo, che diventa rosso. Il suo atteggiamento danneggia tutta la squadra che andrà, tra due settimane, a Roma contro la Lazio senza il serbo e senza Milik, infortunato. Il nervosismo non è un alibi, ma una costante dei 90’ in campo. Prima l’incomprensione imbarazzante con Chiesa nel contropiede azionato da Miretti, poi due occasioni di testa non sfruttate. Avrà tempo e modo per riflettere.
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