Allegri ancora alla Juve? L’assist di Ronaldo e il ragionamento di Giuntoli

Mentre continuano le riflessioni sul suo futuro, Max ha l’opportunità di raddrizzare un’annata che si è complicata

Anche nel calcio, soprattutto in quello di questi ultimi tempi, in cui il presente è già passato e si vive costantemente nel futuro - il potere dei social e del web è quello di indurre a fagocitare, bruciare e smaterializzare tutto - “di doman non v’è certezza”, come scriveva Lorenzo il Magnifico. E così, in questa realtà in continuo mutamento, ciò che è vero oggi non è detto che resti tale anche 24 ore dopo. Non fa certo eccezione, in questo senso, la posizione di Massimiliano Allegri.

Il contratto di Max

E sulla instabilità delle gambe della sua panchina sono stati scritte paginate di inchiostro. Il tecnico livornese, si sa, ha un contratto con la Juventus anche per la prossima stagione ma molto, se non tutto, è subordinato, a prescindere, al raggiungimento dell’obiettivo principale: la qualificazione alla prossima Champions League. Non solo. Rialzare un trofeo dopo due anni inusuali di totale astinenza in campo maschile, contribuirebbe ad alzare il voto che la dirigenza attribuirebbe alla pagella stagionale di mister Max che, va detto, ha valorizzato e utilizzato non pochi giovani come testimonia l’età media dei bianconeri scesi in campo nelle 32 giornate già disputate. E il tecnico sta per vivere cinque giornate importanti, in cui la luce che lo circonda potrebbe cambiare tonalità per virare su tinte meno scure.

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I due snodi di Allegri

Per lui, infatti, ecco a stretto giro di posta, due snodi significativamente importanti a distanza di pochissimi giorni oltre a una novità che indirettamente potrebbe comunque pesare nelle riflessioni generali che verranno fatte a fine stagione sul come e con chi imbastire la prossima annata. Cominciamo dalla partita di questa sera a Cagliari. Se da una parte non perdere vorrebbe dire mettersi in tasca più di mezzo pass per la prossima competizione europea (a quel punto basterebbe vincere anche solo le due partite interne con la Salernitana e col Monza all’ultimissima giornata in cui si rivedrà Nicolò Fagioli), riuscire a vincere darebbe la scossa a quel punto decisiva, tenendo a debita distanza chi insegue e anche se a distanza obbliga all’uso del condizionale: ogni riferimento a Roma e Atalanta non è puramente casuale.

Ma, come si diceva, 4 giorni dopo, ecco la partita che potrebbe aprire sogni di gloria e certificare di aver fatto meglio dello scorso campionato: martedì sera, infatti, la Juventus sarà di scena a Roma per affrontare la Lazio nel ritorno di semifinale di Coppa Italia dopo la vittoria per 2-0 dello Stadium. L’anno scorso la corsa si fermò proprio in semifinale contro l’Inter. Dunque ecco che tra martedì e venerdì potrebbe cambiare e non poco il bilancio, sempre provvisorio, della stagione di Allegri (la finalissima di Coppa Italia si giocherà il 15 maggio e dall’altra parte ci sarà la vincente della sfida tra Atalanta e Fiorentina con i toscani in vantaggio dopo la vittoria col minimo scarto ottenuta al Franchi).

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L'assist di Ronaldo

Dunque si procede a passo lento e controllato sulla guida tecnica della prossima annata bianconera: Giuntoli lo sta ripetendo ormai da un paio di mesi che con Allegri si siederà a parlare a fine stagione o a obiettivo raggiunto. Ma l’altra sera è successo un fatto che seppur in maniera marginale potrebbe rasserenare ulteriormente il cielo sopra Max qualora arrivasse la Champions insieme alla Coppa Italia. Stiamo alludendo all’attacco delle casse juventine che il lodo arbitrale ha portato con la decisione di obbligare la società a corrispondere quasi 10 milioni di euro a Cristiano Ronaldo. Somma non mostruosa per il bilancio del club ma comunque sufficientemente significativa per ridurre ulteriormente il bottino a disposizione di Giuntoli per operare sul mercato.

Tutti sanno che rinunciare ad Allegri e al suo staff per una stagione significherebbe gettare dalla finestra quasi 20 milioni di euro a cui se ne dovrebbero aggiungere circa 8 per il suo sostituto e i suoi collaboratori. Certo, la Juventus farà riflessioni di respiro più ampio per decidere cosa fare per la guida tecnica ma in tempi di attenzione massima al soldo tutto va letto con una precisione diversa. Lo stesso ritorno in Champions e l’eventuale vittoria di Coppa Italia potrebbero avere il potere di cambiare le prospettive di ciò che ora sembra magari non così sbagliato.

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Anche nel calcio, soprattutto in quello di questi ultimi tempi, in cui il presente è già passato e si vive costantemente nel futuro - il potere dei social e del web è quello di indurre a fagocitare, bruciare e smaterializzare tutto - “di doman non v’è certezza”, come scriveva Lorenzo il Magnifico. E così, in questa realtà in continuo mutamento, ciò che è vero oggi non è detto che resti tale anche 24 ore dopo. Non fa certo eccezione, in questo senso, la posizione di Massimiliano Allegri.

Il contratto di Max

E sulla instabilità delle gambe della sua panchina sono stati scritte paginate di inchiostro. Il tecnico livornese, si sa, ha un contratto con la Juventus anche per la prossima stagione ma molto, se non tutto, è subordinato, a prescindere, al raggiungimento dell’obiettivo principale: la qualificazione alla prossima Champions League. Non solo. Rialzare un trofeo dopo due anni inusuali di totale astinenza in campo maschile, contribuirebbe ad alzare il voto che la dirigenza attribuirebbe alla pagella stagionale di mister Max che, va detto, ha valorizzato e utilizzato non pochi giovani come testimonia l’età media dei bianconeri scesi in campo nelle 32 giornate già disputate. E il tecnico sta per vivere cinque giornate importanti, in cui la luce che lo circonda potrebbe cambiare tonalità per virare su tinte meno scure.

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