TORINO - Squalifica terminata. Dopo sette mesi trascorsi ad allenarsi, senza mai giocare o andare in panchina, a sostenere periodicamente gli incontri pubblici in cui testimoniare la sua esperienza e a continuare con il percorso di riabilitazione terapeutica perché per sconfiggere la ludopatia ci vuole almeno un anno con sempre il rischio di una ricaduta dietro l’angolo, Nicolo Fagioli può finalmente tornare nella lista dei convocati della Juventus, che stasera affronta il Bologna al Dall’Ara. Un assist della Lega che, posticipando la sfida a lunedì sera, gli consente di essere nuovamente presente visto che la squalifica (12 mesi di cui cinque commutati in sanzioni alternative) è terminata ieri.
La rinascita di Fagioli
Un altro traguardo, della sua lunga rinascita, è stato raggiunto: sono stati mesi difficili per il giocatore che ha preso coscienza del problema, si è assunto le sue responsabilità, si è pentito, ha scontato la punizione e adesso non vede l’ora di riassaporare il clima partita, ritrovarsi negli spogliatoi con i compagni di squadra e, a seconda delle scelte del traghettatore Paolo Montero, ritagliarsi qualche minuto in campo, sotto gli occhi di Thiago Motta destinato a diventare il suo futuro allenatore. Lo avevamo lasciato nel derby d’andata, il 7 ottobre, trascorso in panchina, l’ultima in campo risale alla settimana precedente, regista titolare a Bergamo nello 0-0 contro l’Atalanta. Avrebbe dovuto essere la stagione della consacrazione, dopo che si era conquistato un posto da titolare fisso insieme con Locatelli e Rabiot nella prima annata in prima squadra, con il sogno azzurro dell’Europeo in Germania, si conclude invece con la speranza di trovare un po’ di spazio tra stasera e l’ultima di campionato, all’Allianz Stadium contro il Monza, dove potrà riabbracciare anche i tifosi.