Juve, ti conviene prendere Greenwood?

L'attaccante esterno guarda con speranza alla possibilità di trasferirsi a Torino, ma c'è perplessità sulle sue 'ombre'

La vicenda di Mason Greenwood è complessa e delicata. L’attaccante esterno, che guarda con speranza la possibilità di finire alla Juventus, lascia perplessi i dirigenti juventini e non solo per l’esorbitante cifra richiesta dal Manchster United (50 milioni), ma anche per la sua storia. Nel gennaio del 2022, Greenwood è stato accusato di stupro dalla sua fidanzata storica, che aveva anche diffuso (sebbene poi abbia sostenuto non essere stata lei a farlo) immagini che la ritraevano con il volto sanguinante e segni visibili di violenza sul corpo e sulle gambe. Greenwood è stato arrestato, rilasciato su cauzione e poi nuovamente arrestato perché, durante la libertà vigilata, aveva cercato di contattare la fidanzata.

Greenwood e quell'ombra infamante

Fidanzata che, successivamente, ha ritrattato le accuse, agevolando il proscioglimento di Greenwood, di fatto mai giudicato, quindi né assolto, né condannato. Questa situazione lo ha reso inviso ai tifosi del Manchester United che non lo hanno più voluto in squadra, costringendo il club al prestito al Getafe. In Spagna, Greenwood ha disputato una stagione brillante, perché - è innegabile - si tratta di un prospetto di altissima qualità. Ma è stato talvolta massacrato negli stadi per la sua vicenda personale. Ora, è difficile, forse perfino sbagliato cercare di giudicare Greenwood, che si porta dietro un’ombra infamante per una vicenda non del tutto chiarita (in primis da lui).

Un ragionamento sull’opportunità di ingaggiarlo, invece, si può fare. La Juventus si rivolge a un pubblico globale, puntando su un preciso sistema valoriale. Una posizione come quella di Greenwood si concilia con quel sistema valoriale? E considerata la, spesso spasmodica, attenzione che la Juventus attira su di sé quando si tratta di polemizzare, sarebbe una mossa azzeccata offrire ulteriormente il fianco? Nel calcio di oggi, che si vende anche e soprattutto, attraverso i media dai quali incassa più del 50% dei suoi proventi, non è più solamente una questione di dribbling e senso del gol.

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