Milik, obiettivo Atletico Madrid: l'unico vice Vlahovic ride nel caos Juve

Resilienza e silenzio per il centravanti polacco: il mercato bianconero in continuo movimento gli offre nuovi scenari

La doppia rincorsa di Arek Milik di cui vi parlavamo giovedì scorso, e che consisteva in primis nel completare il recupero dopo l’operazione al menisco del ginocchio sinistro del 10 giugno e poi nel convincere la Juventus a puntare su di lui come vice Vlahovic, è cominciata. Ed è anche partita col piede giusto: il centravanti polacco ha intanto tagliato il primo dei due traguardi, tornando come previsto ad allenarsi in gruppo da lunedì. È cedibile, ma è in squadra, al contrario della quasi totalità dei bianconeri fuori dal progetto.

Juve, Milik e il caso Chiesa

Il quasi è rappresentato, si sa, da Federico Chiesa, che si allena sì con il gruppo, ma la cui estraneità alla squadra che Thiago Motta ha in mente è testimoniata dalle mancate convocazioni per le amichevoli con Brest e Next Gen e dalle parole del tecnico dopo il test con i francesi. Estraneità che, salvo sorprese clamorose di cui al momento non ci sono avvisaglie, verrà ribadita anche per l’amichevole di domenica contro l’Atletico e poi per l’inizio del campionato.

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Milik, gli obiettivi

Proprio l’amichevole in programma dopodomani a Goteborg contro i Colchoneros è invece il prossimo obiettivo di Milik, che guarda però soprattutto al Juventus-Como del 19 agosto, prima giornata di campionato. Ed entrambi gli obiettivi sembrano sempre più alla sua portata, grazie anche alle dinamiche di mercato. Quelle stesse dinamiche che confermano come il trentenne centravanti si stia riprendendo un posto nella Juventus 2024-25. Partiamo dall’aiuto: il muro alzato dal Borussia Dortmund per Adeyemi, che avrebbe potuto agire sia da esterno sia da vice Vlahovic, e la difficoltà per concretizzare lo scambio Chiesa-Raspadori, hanno complicato la strada per trovare un’alternativa a DV9 senza impegnare troppe risorse economiche, destinate ad altri obiettivi.

Juve, la situazione mercato

Proprio la decisione con cui la Juventus si sta muovendo sugli altri obiettivi, ovvero Todibo, Koopmeiners e almeno un esterno offensivo - ma meglio due uno dei quali in prestito - costituisce la conferma che la ricerca di un vice Vlahovic al momento è stata accantonata. E questo significa che l’alternativa all’attaccante serbo oggi è Arek Milik, unico altro centravanti della rosa bianconera.

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La doppia rincorsa di Arek Milik di cui vi parlavamo giovedì scorso, e che consisteva in primis nel completare il recupero dopo l’operazione al menisco del ginocchio sinistro del 10 giugno e poi nel convincere la Juventus a puntare su di lui come vice Vlahovic, è cominciata. Ed è anche partita col piede giusto: il centravanti polacco ha intanto tagliato il primo dei due traguardi, tornando come previsto ad allenarsi in gruppo da lunedì. È cedibile, ma è in squadra, al contrario della quasi totalità dei bianconeri fuori dal progetto.

Juve, Milik e il caso Chiesa

Il quasi è rappresentato, si sa, da Federico Chiesa, che si allena sì con il gruppo, ma la cui estraneità alla squadra che Thiago Motta ha in mente è testimoniata dalle mancate convocazioni per le amichevoli con Brest e Next Gen e dalle parole del tecnico dopo il test con i francesi. Estraneità che, salvo sorprese clamorose di cui al momento non ci sono avvisaglie, verrà ribadita anche per l’amichevole di domenica contro l’Atletico e poi per l’inizio del campionato.

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