“Il Manchester United ha riportato Pogba a casa perché voleva umiliare Sir Alex Ferguson. Ho detto a Paul di non tornare perché lui voleva il Real Madrid e loro volevano lui, ma Florentino Perez non voleva pagare i soldi. Il suo agente ha chiamato i Red Devils e lui ha firmato con loro senza dirmelo. Il club era contento perché vendeva magliette, si sa che i ragazzi amano Paul: era più una questione commerciale che di campo” - ha spiegato Evra al Podcast Stick to Football. Poi ha proseguito: "Col senno di poi, non c'è da stupirsi che l'ex tecnico José Mourinho abbia avuto un problema con il francese. Il centrocampista veniva regolarmente criticato per le sue prestazioni in campo". L'ex terzino della Vecchia Signora (tra gli stranieri con più presenze) ha poi approfondito la vicenda, rivelando anche qualche aneddoto. Poi ha spiegato anche le differenze tra Red Devils e Juventus: "In confronto ai bianconeri, i nove anni in Premier sono stati una vacanza". Infine sulla finale di Champions League: "Quegli allenamenti ci hanno fatto arrivare troppo stanchi".
"Pogba? Parlavano più dei suoi capelli..."
Evra ha rivelato anche qualche retroscena del suo rapporto con Pogba: "Sono stato duro con lui quando sono arrivato alla Juventus. Un giorno ha detto alla stampa: 'Merito di vincere il Pallone d'Oro'. Gli ho risposto: 'Aspetta un attimo, hai mai sentito Lampard dire questo, hai mai sentito Iniesta, Xavi o altri? E io: “Calmati, non sei pronto per questo”. Paul, lo vedete così, ma dentro di sé non è così forte e, ed è per questo che ho cercato di proteggerlo, perché a volte le critiche nei suoi confronti erano ingiuste. La gente parlava più del suo taglio di capelli o del suo modo di ballare che del suo giudizio sul campo. Anche se a volte non giocava, in Inghilterra dicevano: 'Lo United ha perso per colpa di Paul Pogba'". Poi ha svelato anche un aneddoto prima del suo ritorno in campo in Premier League...