Chissà se Lorenzo Lucca, quando gioca alla PlayStation, prende ancora la Juve per sfidare i suoi amici. Fino a pochi mesi fa il goleador di Moncalieri puntava sempre sulla Vecchia Signora per battere tutti alla consolle. Un feeling speciale quello tra i bianconeri e il centravanti classe 2000, nonostante i trascorsi nel vivaio del Toro. I granata, però, nell’estate 2019 lo scaricarono a cuor leggero in Serie D al Palermo dopo varie avventure anche in altri settori giovanili (Chieri, Vicenza e Brescia). Forse pure per questo saranno maturate nella punta delle simpatie bianconere. Battute a parte, la Juve potrebbe essere presto nel destino di Lorenzo. Lucca, infatti, a Udine sta completando il processo di maturazione, tanto da essersi imposto come uno dei migliori attaccanti della nostra Serie A. Una crescita che non è passata inosservata, visto che anche il ct Luciano Spalletti se ne è accorto e l’ha chiamato subito in Nazionale. Proprio 10 giorni fa contro Israele è arrivato anche l’esordio in azzurro. Un magic moment che sta accendendo le sirene di mercato intorno al Fenicottero bianconero.
Lucca, Giuntoli al lavoro
Più di una società ha già iniziato a sondare il terreno, in particolare la Juve del dt Cristiano Giuntoli che vanta ottimi rapporti con Gino Pozzo. Ai tempi del Napoli, infatti, l’attuale dirigente di punta della Vecchia Signora pescò parecchie volte dalla società friulana i rinforzi per la propria squadra. Lucca inoltre vanta caratteristiche tecniche e fisiche (è alto 2,01 metri) attualmente assenti nel parco attaccanti juventino. I primi contatti esplorativi con l’agente del numero 17 (Beppe Riso) sono stati positivi. La famiglia Pozzo preferirebbe cedere il proprio gioiello a fine stagione. Se però già a gennaio dovesse arrivare una proposta interessante, le parti potrebbero decidere di valutarla. Insomma, il nome di Lucca va tenuto d’occhio sull’agenda della dirigenza bianconera. Anche se Giuntoli - si sa - ama giocare su più tavoli e sta mandando costantemente i propri scout in giro per l’Italia e l’Europa al fine di individuare il nome giusto da affiancare a Vlahovic nell’anemico attacco juventino.