Gianluigi Buffon, attuale capo delegazione dell'Italia e leggenda della Juventus, si è raccontato in una lunga intervista al Corriere della Sera. L'ex portiere ha ripercorso alcune delle tappe più significative e difficili della sua carriera, come la depressione affrontata nel 2003, il caso scommesse e le tre finali di Champions League perse con i bianconeri contro Milan, Barcellona e Real Madrid.

Buffon, il racconto da brividi sulla depressione
Buffon ha parlato così della depressione che ha dovuto affrontare: "Era la fine del 2003. Il campionato era cominciato bene, poi iniziammo a perdere colpi e stimoli. Eravamo reduci da due scudetti di fila e dopo l'up c'è stato il down. Mi si splancò davanti il vuoto, cominciai a dormire male. Mi coricavo e mi prendeva l'ansia pensando che non avrei chiuso occhio. Poi accadde anche in campo con un attacco di panico. Sentivo una pressione al petto, non riusicivo a respirare. Pensai che non avrei voluto essere lì a giocare quella partita. Per uscirne rifiutai i farmaci. Ne avrei avuto bisogno, ma non volevo diventarne dipendente. Dalla psicoterapeuta andai solo tre o quattro volte, ma mi diede un consiglio prezioso: coltivare altri interessi, non focalizzarmi del tutto sul calcio".