
TORINO - Altro che saluto ai compagni, altro che addio: alla fine dell’ultimo giro di giostra, Ronald Araujo scenderà di nuovo alla fermata di Barcellona e potrebbe perfino rinnovare il contratto in scadenza nel 2026. Lo hanno convinto le parole di stima del tecnico Flick, del ds Deco e, soprattutto, la contingenza dell’infortunio di Martinez che ha (ri)lanciato l’uruguaiano (con passaporto spagnolo), titolare in Supercoppa contro il Real Madrid. Il Barcellona, così, adesso punta deciso su di lui che pure aveva aperto, anzi di più, alla Juventus, tanto che perfino il presidente Laporta era uscito allo scoperto: "Voglio che resti". Insomma: i bianconeri si sono improvvisamente trovati di fronte a un muro quando invece erano ormai molto fiduciosi sulla possibilità di portare il centrale a Torino. Ora, al netto dell’ovvietà sulle infinite implicazioni del mercato che inducono a mantenere cautela e porte aperte fin quando non vi sia l’ufficialità, è evidente che la pista si è ristretta assai. La Juve è pronta a ripercorrerla ma, intanto, si concentra di nuovo sulle alternative per la difesa, il reparto dove permane l’emergenza numerica in seguito agli infortuni di Bremer e Cabal e all’uscita di Danilo.
Juve, Araujo si allontana: ecco le alternative
I candidati restano gli stessi, con Kevin Danso del Lens che nelle ultime ore ha guadagnato qualche posizione rispetto a quelle più defilate di qualche settimana fa. Ma prima di occuparci dell’austriaco, attenzionato da Giuntoli non solo da ora, non dimentichiamo che i riflettori restano accesi su Tomori, nonostante... Già, nonostante sia tornato centrale al Milan per le scelte di Conceiçao e, nell’immediato, nonostante l’infortunio di Thiaw: un problema al bicipite femorale che sarà valutato nuovamente tra una settimana. Quando, in soldoni, il mercato di gennaio sarà ancora aperto e la Juventus potrebbe convincere il Milan inserendo un cospicuo diritto di riscatto per il difensore. Tempi che si allungano inevitabilmente e che, fatalmente, si restringono invece a ridosso del 3 febbraio, giorno di chiusura del mercato. Una situazione simile a quella che riguarda Hancko (lo ricordiamo: il preferito dallo staff bianconero) perché il Feyenoord non è (ancora) disposto ad anticipare ora una cessione che si concretizzerà comunque a giugno. Il difensore slovacco, da parte sua, non ha intenzione di “rompere” con il club olandese e aspetta che, eventualmente, i dirigenti olandesi si decidano a fronte dell’addio a ogni obiettivo di squadra. Mantenendo sullo sfondo Antonio Silva del Benfica, va riportata invece in primo piano la candidatura di Danso che, come vi abbiamo anticipato, Giuntoli segue e apprezza da tempi pre bianconeri.