Pagina 2 | Tudor a tu per tu con i giocatori Juve, Motta azzerato: cosa non succederà più

TORINO - Tutto un altro ritmo: alla Continassa si è passati dalla musica classica di Thiago al rock and roll di Tudor. È bastato un giorno di allenamento, il primo, con la decina di bianconeri a disposizione in attesa che gli altri rientrino dalle Nazionali, per far capire alla truppa che d’ora in avanti la componente “energia” avrà un peso diverso. Del resto quante partite sono state perse perché l’attitudine alla pugna, alla reazione, alla battaglia era stata accantonata? E il calcio non è solo tattica, posizioni e posizionamenti, dribbling e giocate geniali. Il calcio, o meglio, le partite di calcio, sono anche lotta, carattere, sofferenza e capacità di resistere in apnea quando l’altro ti schiaccia la testa sotto l’acqua.

Igor-Thiago, metodi diversi

Non a caso la Juventus è nelle retrovie della classifica per punti ottenuti in rimonta: il football non richiede solo abilità tecnica e intuizioni tattiche. Serve e non poco la personalità, quella che ti permette di non avere mai paura e, caso mai, la fa venire a chi in campo si presenta con una maglia dai colori diversi dalla tua. Allenamento intenso, ieri, anche se per la prima vera seduta bisognerà aspettare domani, quando l’organico sarà al completo e il tecnico croato potrà cominciare a preparare davvero la partita di sabato all’Allianz contro il Genoa. Ma già ieri i giocatori hanno respirato un’aria nuova. Tudor ha sprizzato energia e caricato i ragazzi spronandoli con urla e incoraggiamenti che da mesi non arrivavano alle loro orecchie. Possiamo già immaginare cosa succederà allo Stadium dalle 18 quando la Juventus inizierà ad attaccare per piegare il Genoa: c’è chi scommette che sarà uno spettacolo nello spettacolo il comportamento a bordo campo di Tudor. Pronto a caricare con urla e gesti la squadra per 90 minuti.

 

 

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Tudor, il primo allenamento

Del resto già ieri, in questo antipasto di Igor, i calciatori sono rimasti colpiti dal suo modo di fare, decisamente più diretto e meno professorale. Come si sa, il rapporto di Motta con la squadra era arrivato sotto il minimo sindacale: anche nei suoi ultimi allenamenti della scorsa settimana Thiago si era limitato ad osservare, evitando dialoghi, discorsi e confronti dialettici con chi correva alla Continassa. Tutto l’opposto di ciò che sperava di vedere il dt Giuntoli vista la delicatezza della situazione, bisognosa più che mai di una forte correzione anche motivazionale. Pure questo suo modo ostinato di proseguire con il suo atteggiamento troppo distaccato ha contribuito all’esonero a favore di chi, come Tudor, ha nel pragmatismo e nel confronto occhi negli occhi le armi migliori. Le prime immagini della seduta di ieri trasmesse dai canali ufficiali bianconeri evidenziavano proprio l’attitudine di Tudor ad accorciare le “distanze” con i giocatori, considerati in primis uomini e poi giocatori funzionali al proprio credo calcistico.

 

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La nuova forza Juve

E allora nelle immagini eccolo, per esempio, che batte un cinque di corsa a un centrocampista che lo ha convinto per impegno e profitto in un recupero. Ieri non a caso l’allenatore ha iniziato con poche parole al gruppo ristrettissimo per forze di causa maggiore (a parte hanno lavorato ancora Douglas Luiz e Cambiaso), ricordando l’importanza del significato di indossare la maglia della Juventus, per poi iniziare con gli incontri tu per tu. Dove ha rassicurato i giocatori sulle sue intenzioni, ribadendo loro che salvo eccezioni non verranno schierati in posizioni diverse da quelle per cui sono stati presi o sono abituati a disimpegnarsi da sempre. Dunque aspettiamoci una Juventus che scenderà in campo con una garra diversa, in cui anche la corsa e l’intensità avranno un ruolo più marcato se non addirittura centrale. Puntando sulla disponibilità a dare il 110% da parte di chi, in settimana, verrà spronato in un clima completamente diverso: dove si può anche sorridere e magari sdrammatizzare con una battuta. Per farlo non bisogna avere paura di sporcare il proprio ruolo. Igor non lo vuole riempire con dogmi o ideologie tattiche ma con lo spirito di gruppo. Si crea con una linea retta e parallela al terreno, che nasce guardando non dall’alto in basso, ma mettendosi allo stesso livello di chi ti sta di fronte. Questa dovrà essere la nuova forza Juve. 

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Tudor, il primo allenamento

Del resto già ieri, in questo antipasto di Igor, i calciatori sono rimasti colpiti dal suo modo di fare, decisamente più diretto e meno professorale. Come si sa, il rapporto di Motta con la squadra era arrivato sotto il minimo sindacale: anche nei suoi ultimi allenamenti della scorsa settimana Thiago si era limitato ad osservare, evitando dialoghi, discorsi e confronti dialettici con chi correva alla Continassa. Tutto l’opposto di ciò che sperava di vedere il dt Giuntoli vista la delicatezza della situazione, bisognosa più che mai di una forte correzione anche motivazionale. Pure questo suo modo ostinato di proseguire con il suo atteggiamento troppo distaccato ha contribuito all’esonero a favore di chi, come Tudor, ha nel pragmatismo e nel confronto occhi negli occhi le armi migliori. Le prime immagini della seduta di ieri trasmesse dai canali ufficiali bianconeri evidenziavano proprio l’attitudine di Tudor ad accorciare le “distanze” con i giocatori, considerati in primis uomini e poi giocatori funzionali al proprio credo calcistico.

 

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