TORINO - In un momento di crisi e soprattutto quando cade un governo, c’è bisogno di compattezza e pure di far sentire la presenza di chi, investito di un determinato potere, possiede i gradi per comandare. E Cristiano Giuntoli non viene meno ai doveri di un assennato capo: vicino alla truppa, ma soprattutto sempre al fianco del nuovo generale, dopo che è stato deposto il precedente. Alla Continassa la presenza del direttore tecnico è costante: non è certo una novità, ma in queste ore è ancora più importante. Chi lo conosce sa che sta dispensando fiducia e ottimismo, capendo perfettamente la delicatezza del momento bianconero: nessuno ha il polso della situazione più di Giuntoli in questa fase, lui stesso sa quanto le prossime nove partite possano decidere il futuro non solo del gruppo squadra e dello staff tecnico. I tifosi hanno mostrato perplessità sull’operato e sulla presenza dei dirigenti all’interno dell’ambiente bianconero: il dt risponde così, di fatto accompagnando come un’ombra Tudor in questi primi tre giorni alla guida della sua squadra del cuore, ma prima ancora di un top club che deve assolutamente qualificarsi alla prossima Champions League per centrare l’obiettivo vitale della stagione.
