Hamsik, "Due volte no ad Allegri" e la storiella anti-Juve smontata: "Non fu il giallo a Pjanic..."

L'ex centrocampista del Napoli si è raccontato in una lunga intervista dove ha svelato alcuni retroscena della rivalità calcistica con i bianconeri

Il calcio sta per salutare uno dei centrocampisti che hanno segnato gli ultimi decenni: Marek Hamsik è pronto a disputare la sua partita d'addio. Un giocatore che ha incantato la Serie A e soprattutto il Napoli. Tanti gli scontri con la Juventus che hanno reso i suoi anni partenopei particolarmente "movimentati". In una lunga intervista lo slovacco ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera, soffermandosi su alcuni episodi particolari: la Supercoppa vinta contro i bianconeri, lo Scudetto perso nel 2018 e svelato i retroscena del suo rapporto con Massimiliano Allegri, da sempre suo grande estimatore.

Hamsik e la prima vittoria in trasferta contro la Juventus

La prima vittoria fuori casa, dopo molti anni, del Napoli contro la Juventus è arrivata grazie proprio alla firma di Marek Hamsik, che siglò la decisiva rete del 3-2: "Sapevo dove era seduto mio padre e dopo il gol sono andato ad abbracciarlo. Un gol e una vittoria speciale contro un rivale storico. Non accadeva da anni di vincere fuori case con la Juventus, me la sono goduta pienamente e mentre correvo dicevo un sacco di parolacce in slovacco (ride, ndr). Tanta euforia".

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Hamsik su Allegri e Higuain

Uno dei grandi estimatori di Hamsik è sempre stato Massimiliano Allegri. Il centrocampista racconta un recente, simpatico, retroscena con il tecnico ex Juve: "La settimana scorsa è venuto a Coverciano per fare una chiacchierata con noi. Quando è entrato in sala, mi vede e mi indica e dice: 'Sei tu che non sei voluto venire con me, due volte, bocciato!' Scherzava, ma so che il mister mi stimava e mi voleva prima al Milan e poi alla Juventus. Alla prima volta si è anche trattato, alla seconda non me la sono sentita di cambiare maglia. Posso solo ringraziare il mister che mi voleva in due squadre importanti, ma la maglia azzurra me la sentivo addosso e non la potevo cambiare".

Su Higuain che passò dal Napoli proprio alla Juve: "Non giudicherò mai, sono scelte personali e condivise con la società. In quella vendita il Napoli ha fatto quasi 100 milioni di euro e nel mondo del calcio sono normali, per me. Sono cose anche personali, anche lui sapeva di questa rivalità con la Juve, ma sono scelte personali. Lui alla fine ha vinto degli scudetti, io che sono rimasto non li ho vinti. Ma ognuno non deve rimpiangere le proprie scelte, così come lui".

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Pechino, Doha e la partita di Firenze del 2018: la verità di Hamsik

Durante il suo intervento per CalcioNapoli24 non è mancato un passaggio sulla Supercoppa di Pechino persa contro la Juve, alla quale seguirono tantissime polemiche: "Il Napoli non partecipò alla premiazione per scelta della società, ma penso anche da parte nostra, della squadra. Non eravamo contenti delle decisioni arbitrali. Credo però nella buona fede, e ci crederò sempre nello sport pulito e certe cose bisogna accettarle". Poi la rivincita di Doha: "Quando vinci una coppa, un trofeo, è sempre una giornata speciale. Alzare la coppa come capitano del Napoli, contro una rivale storica ancora una volta, sono sempre finali speciali. Anche se per le scelte della Federazione abbiamo giocato a Doha e i festeggiamenti con i tifosi sono stati diversi".

Uno dei passaggi più importanti della carriera di Hamsik al Napoli è stato senz'altro lo Scudetto perso, contro la Juve, nel 2018. Il centrocampista racconta i retroscena di quella ormai famosa partita con la Fiorentina, dove Sarri raccontò dello "Scudetto perso in hotel" dopo aver visto la vittoria dei bianconeri in casa dell'Inter: "Non è stato quell'episodio (la presunta mancata espulsione di Pjanic in Inter-Juve, ndr), ha cambiato qualcosa, ma siamo noi che siamo scesi in campo con la Fiorentina. A condizionarci è stato il cartellino rosso di Koulibaly che ci ha lasciato in dieci per tutta la partita. Ci è caduto il mondo addosso".

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Il calcio sta per salutare uno dei centrocampisti che hanno segnato gli ultimi decenni: Marek Hamsik è pronto a disputare la sua partita d'addio. Un giocatore che ha incantato la Serie A e soprattutto il Napoli. Tanti gli scontri con la Juventus che hanno reso i suoi anni partenopei particolarmente "movimentati". In una lunga intervista lo slovacco ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera, soffermandosi su alcuni episodi particolari: la Supercoppa vinta contro i bianconeri, lo Scudetto perso nel 2018 e svelato i retroscena del suo rapporto con Massimiliano Allegri, da sempre suo grande estimatore.

Hamsik e la prima vittoria in trasferta contro la Juventus

La prima vittoria fuori casa, dopo molti anni, del Napoli contro la Juventus è arrivata grazie proprio alla firma di Marek Hamsik, che siglò la decisiva rete del 3-2: "Sapevo dove era seduto mio padre e dopo il gol sono andato ad abbracciarlo. Un gol e una vittoria speciale contro un rivale storico. Non accadeva da anni di vincere fuori case con la Juventus, me la sono goduta pienamente e mentre correvo dicevo un sacco di parolacce in slovacco (ride, ndr). Tanta euforia".

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