Yildiz-Juve, non c'è ancora l'intesa: cosa manca per il rinnovo

Il numero 10 ha ribadito la sua volontà, ora tocca al club bianconero: la situazione

La Premier può attendere. Con buona pace delle londinesi che da tempo lo tengono sotto osservazione e pronte a entrare in azione nei prossimi mesi. In particolare Arsenal (c’era uno scout allo Stadium in occasione della gara col Milan) e Chelsea (piace molto al tecnico dei Blues Enzo Maresca). Entrambe però destinate a essere respinte al mittente com’era già accaduto al Liverpool a inizio giugno, quando i Reds avevano chiesto informazioni sentendosi subito rispondere dalla Juventus in maniera decisamente netta ed eloquente: Kenan Yildiz non è in vendita.

Un segnale bello chiaro sulle intenzioni del club bianconero che, infatti, nelle settimane successive ha avviato le negoziazioni per il rinnovo del contratto del fantasista turco, arrivato anche a indossare i galloni da capitano tre settimane fa in occasione della trasferta sul campo del Verona. Al Bentegodi il classe 2005 tra l’altro è diventato il più giovane a indossare la fascia da capitano nella storia della Juve. Tanta roba, è proprio il caso di dirlo. Ecco perché la dirigenza della Vecchia Signora sta lavorando al nuovo accordo, la cui durata dovrebbe estendersi fino al 2030 con possibile opzione fino al 2031.

 

Rinnovo Yildiz, la situazione

Su quest’ultimo aspetto lavori tuttora in corso, ma il fattore decisivo riguarda le cifre che l’attaccante scuola Bayern andrà a percepire. Attualmente Yildiz percepisce, infatti, 1,5 milioni a stagione più premi. Una cifra che la Juve intende triplicare; mentre la richiesta si attesta sui 5 milioni annui. Insomma, dopo gli ultimi contatti di un mesetto fa le parti appaiono in avvicinamento all’intesa definitiva col padre-agente Engin. Con quest’ultimo unico reale interlocutore della società bianconera dalla primavera del 2024.

Ovvero da quando Yildiz ha deciso di tenere in famiglia ogni aspetto della propria gestione professionale, anche se le principali agenzie internazionali lo corteggiano in maniera sempre più insistente per aggiungerlo al portfolio dei propri assistiti. A partire da un certo Jorge Mendes. Mica l’ultimo arrivato, bensì il numero uno dei procuratori a livello mondiale. Per ora si regista un nulla di fatto in merito. Al netto di possibili tentazioni, infatti, la procura resta al momento saldamente nelle mani del genitore, che rappresenta la controparte con cui sta dialogando il dg Comolli per arrivare al traguardo del rinnovo. Avanti tutta allora.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

Yildiz vuole solo la Juve

D’altronde non potrebbe essere altrimenti, visto che Kenan ha ribadito anche al padre la volontà di proseguire la sua avventura in bianconero. Presupposto fondamentale per raggiungere un’intesa con la Juve, che nel frattempo ha ritoccato l’offerta iniziale (risalente alla vigilia del Mondiale per Club) da 3,5 milioni più bonus a 4,5 milioni annui più premi vari per toccare la soglia dei 6 milioni, qualora la Vecchia Signora conquistasse dei trofei e il gioiellino turco andasse in doppia cifra di gol e assist. Uno step di crescita economica davvero rilevante ma inevitabile per provare a dormire sogni tranquilli dinanzi alle sirene sempre più insistenti e minacciose provenienti da Oltremanica, dove non avrebbero problemi a corrispondere al campioncino di Ratisbona emolumenti ancor più elevati.

Yildiz tra i più pagati

L’ingaggio proposto dalla Juve, invece, renderebbe Yildiz fra i più pagati della rosa dopo Vlahovic (in scadenza però a giugno) e poi di Bremer e David, con gli ultimi due che viaggiano entrambi sui 6 milioni annui. In fondo soltanto un certo Yamal ha numeri migliori sia a livello realizzativo sia di assist del Diez juventino tra i calciatori europei Under 20. Un motivo ulteriore per tenersi stretto quello che è destinato a diventare un top player assoluto, anzi un Golden Boy dato che Kenan è tra i principali candidati alla vittoria del prestigioso premio internazionale targato Tuttosport.

 

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La Premier può attendere. Con buona pace delle londinesi che da tempo lo tengono sotto osservazione e pronte a entrare in azione nei prossimi mesi. In particolare Arsenal (c’era uno scout allo Stadium in occasione della gara col Milan) e Chelsea (piace molto al tecnico dei Blues Enzo Maresca). Entrambe però destinate a essere respinte al mittente com’era già accaduto al Liverpool a inizio giugno, quando i Reds avevano chiesto informazioni sentendosi subito rispondere dalla Juventus in maniera decisamente netta ed eloquente: Kenan Yildiz non è in vendita.

Un segnale bello chiaro sulle intenzioni del club bianconero che, infatti, nelle settimane successive ha avviato le negoziazioni per il rinnovo del contratto del fantasista turco, arrivato anche a indossare i galloni da capitano tre settimane fa in occasione della trasferta sul campo del Verona. Al Bentegodi il classe 2005 tra l’altro è diventato il più giovane a indossare la fascia da capitano nella storia della Juve. Tanta roba, è proprio il caso di dirlo. Ecco perché la dirigenza della Vecchia Signora sta lavorando al nuovo accordo, la cui durata dovrebbe estendersi fino al 2030 con possibile opzione fino al 2031.

 

Rinnovo Yildiz, la situazione

Su quest’ultimo aspetto lavori tuttora in corso, ma il fattore decisivo riguarda le cifre che l’attaccante scuola Bayern andrà a percepire. Attualmente Yildiz percepisce, infatti, 1,5 milioni a stagione più premi. Una cifra che la Juve intende triplicare; mentre la richiesta si attesta sui 5 milioni annui. Insomma, dopo gli ultimi contatti di un mesetto fa le parti appaiono in avvicinamento all’intesa definitiva col padre-agente Engin. Con quest’ultimo unico reale interlocutore della società bianconera dalla primavera del 2024.

Ovvero da quando Yildiz ha deciso di tenere in famiglia ogni aspetto della propria gestione professionale, anche se le principali agenzie internazionali lo corteggiano in maniera sempre più insistente per aggiungerlo al portfolio dei propri assistiti. A partire da un certo Jorge Mendes. Mica l’ultimo arrivato, bensì il numero uno dei procuratori a livello mondiale. Per ora si regista un nulla di fatto in merito. Al netto di possibili tentazioni, infatti, la procura resta al momento saldamente nelle mani del genitore, che rappresenta la controparte con cui sta dialogando il dg Comolli per arrivare al traguardo del rinnovo. Avanti tutta allora.

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