© EPAPer non fare torto a nessuno, diciamo così, il ct del Portogallo, ovvero Roberto Martinez, non ha convocato nessuno dei due, avendo la Nazionale lusitana talmente ampia possibilità di scelta anche nel ruolo di terzino destro. Ma se si dovessero analizzare le prestazioni non ci sarebbero dubbi tra chi potrebbe puntare a una chiamata: Alberto Costa sta impressionando in positivo nel Porto, al netto di qualche problema fisico che non gli ha permesso di essere presente in tutte le partite. Lo stesso non si può dire di Joao Mario che nelle gerarchie di Igor Tudor è finito dietro Pierre Kalulu, che non è proprio un esterno a tutta fascia e in quel ruolo è di fatto adattato, ma evidentemente offre maggiori garanzie sul piano tecnico e soprattutto tattico. Non solo Kalulu: Tudor in quel ruolo gli ha preferito anche Cambiaso da titolare sulla fascia destra (nel pareggio di Champions contro il Villarreal) e addirittura il multiuso McKennie sempre in Europa contro il Borussia Dortmund.
Juve, che flop Joao Mario! Costa invece...
E Joao Mario, nelle due apparizioni da titolare con la maglia della Juventus, una volta è stato impiegato a sinistra, contro il Genoa, mentre la partita di Verona è stata quella del rigore discutibile e discusso assegnato dopo revisione al Var, procurato proprio dall’ex Porto. A guardare i numeri, freddi ma spesso sinceri, sarebbe facile pensare che il vero affare l’abbiano fatto proprio i Dragoes: questo è, almeno, ciò che emerge da un avvio di stagione in cui Alberto Costa, nonostante qualche partita saltata per infortunio, ha messo insieme 6 presenze nel campionato portoghese in cui ha distribuito la bellezza di 5 assist, risultando il miglior interprete nella specifica categoria statistica. Decisivo, spesso pure partendo dalla panchina: certo, per onestà intellettuale va evidenziata la differenza di livello tra il campionato italiano e quello portoghese, ma è evidente quanto, nei primi mesi della nuova avventura, lo scambio di cartellini tra i due portoghesi abbia sorriso alla squadra allenata dal tecnico italiano Francesco Farioli, in testa alla Primeira Liga avendo raccolto 22 punti sui 24 a disposizione in otto giornate: Alberto, che ha pure tre anni in meno di Joao Mario all’anagrafe, sta dando un contributo che forse ha stupito anche Villas-Boas e un po’ tutti in Portogallo.
Juve, ultima chiamata per Joao Mario
L’impiego del terzino arrivato in estate è andato scemando fino alla panchina contro il Milan: nemmeno un minuto nell’ennesimo pareggio, il quinto di fila. Joao Mario avrebbe dovuto dare impatto soprattutto a livello offensivo, però Tudor non si fida ancora del tutto nella fase difensiva: la sosta, con il lavoro intensivo alla Continassa, potrebbe offrirgli l’occasione per sfruttare una nuova possibilità a Como, anche perché la Juventus dovrà affrontare, tra Serie A e Champions, cinque partite in meno di due settimane e il turnover per Tudor sarà necessario.
WHATSAPP TUTTOSPORT: clicca qui e iscriviti ora al nuovo canale, resta aggiornato LIVE
