Juve pronta al prossimo Yildiz! Nuovo blitz in casa Bayern, subito in prima squadra

I tedeschi in ansia, rischiano di perdere un nuovo gioiellino: le similitudini con il caso Kenan sono diverse ma c'è una differenza sostanziale nei piani della Vecchia Signora

TORINO - Un nuovo caso Yildiz all’orizzonte. Di sicuro al Bayern Monaco viene vissuto così, con una buona dose d’ansia, sebbene negli anni interpreti e ruoli all’interno del club bavarese siano cambiati. Lo spauracchio in vista riguarda Adin Licina, talento classe 2007. Professione esterno destro, numeri da gioiellino e tanti motivi per far sì che diventi uno dei pezzi pregiati del prossimo mercato. Non solamente per i suoi colpi, ma soprattutto per una situazione contrattuale tutt’altro che definita: il tedesco di origine montenegrina va in scadenza a giugno 2026. Il discorso rinnovo col Bayern Monaco, mai come in questo momento, è in alto mare. E la Juventus ci sta pensando, seriamente, sebbene debba sfidare a duello il Borussia Dortmund, altra realtà molto attenta alla crescita di Licina.

Quante analogie tra Yildiz e Licina

Un film già visto, insomma, ai tempi del trasferimento di Yildiz a Torino nell’ormai lontano 2022. Il caso vuole che Licina sia seguito dalla Leaderbrock, la stessa agenzia che curava gli interessi di Kenan prima che il padre Engin riportasse in famiglia ogni decisione inerente al figlio. Yildiz lasciò il Bayern Monaco grazie ad una geniale intuizione di Matteo Tognozzi, ex capo dello scouting bianconero. Hasan Salihamidzic e Marco Neppe, mentre stavano chiudendo il trasferimento di De Ligt in Baviera, persero di vista il tema del prolungamento di contratto del turco. Tognozzi ha sempre avuto tutte le informazioni in mano e appena si sono creati i presupposti per portarlo a Torino ne ha approfittato, con un tempismo che ancora oggi viene benedetto alla Continassa. Adesso la Juve tenterà un blitz con Licina, prospetto per potenzialità molto simile a quello di Yildiz. Sfruttando, per la seconda volta a distanza di poco più di tre anni, l’incertezza dei tedeschi.

Licina, il gioiellino del Bayern che piace alla Juve

Adin ha qualità. Tanta qualità. Da tempo si allena con la prima squadra di Kompany. Ne ha parlato in un’intervista: "All’inizio, nei primi allenamenti, mi sentivo un po’ nervoso. Facevo attenzione ad ogni tocco di palla, pensavo troppo. Poi piano piano mi sono sciolto". Parte da destra e calcia col sinistro, velenosissimo. A settembre ha affrontato con la Germania l’Italia Under 19, sfornando un assist: gli è bastato un quarto d’ora in campo per far male agli azzurri. Anche in Youth League sta mostrando tutto il suo valore: due apparizioni tra Pafos e Chelsea, con due prestazioni entrambe di livello assoluto. Licina (al Bayern Monaco da quando ha 8 anni), dunque, è finito nella sfera d’interesse della Juve.

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Licina già pronto per la prima squadra

Rispetto a Yildiz, però, i bianconeri valutano un progetto alternativo: non passerà dall’Under 19, come fece Kenan nei primi periodi a Torino agli ordini di Paolo Montero. Persino la Next Gen potrebbe stargli stretta: Adzic, che ha un anno in meno di Licina, è già coi grandi, per cui su profili di questa cerchia ristretta la tappa intermedia in Serie C diventa persino superflua. La priorità del ragazzo, in ogni caso, resta una soltanto: sedersi al tavolo col Bayern Monaco. Purché si faccia in fretta però. Poco più di un anno fa ha descritto così il legame col club: "Tifo Bayern da quando ho memoria. Aver fatto tutta la trafila del settore giovanile e affacciarmi in prima squadra è una sensazione incredibile: coi miei primi minuti tra i professionisti ho già realizzato un piccolo sogno. Ora voglio continuare su questa strada. Sono entusiasta per quello che verrà".

"Mi piace puntare il dribbling"

Poi Licina ha trovato una formula per descrivere le proprie attitudini in campo: "Mi piace affrontare l’avversario nell’uno contro uno e puntare il dribbling. Il mio modello è Jamal Musiala, anche perché gioca nella mia stessa posizione: è la mia fonte d’ispirazione". La Juve lo segue da mesi. Il Dortmund pure. Il Bayern Monaco, che lo alleva da quando ha 8 anni, ha tutto da perdere. Un altro caso Yildiz può diventare realtà.

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Juve, un talento per la Next Gen

Non solo la Prima Squadra bianconera ma anche la Next Gen è alla ricerca per il mercato invernale (scatterà ufficialmente il prossimo 2 gennaio) di un centrocampista per rinforzarsi e alzare il livello della rosa. Agli ordini di Brambilla si sta mettendo in mostra Giacomo Faticanti, ma i bianconeri cercano un uomo che possa migliorare il livello complessivo del reparto. Motivo per cui il direttore sportivo della Next Gen Claudio Chiellini ha già iniziato a scandagliare il mercato per individuare il nome giusto su cui puntare. Diversi i nomi al momento presenti nel database dell’area scouting bianconera, anche se negli ultimi giorni c’è una pista che sta iniziando a prendere quota.

Chiellini vuole Moussa Tourè per la Next Gen

Fari puntati, infatti, sul talento della Sambenedettese Moussa Tourè. Il classe 2005 si è imposto in questi primi mesi come uno dei migliori centrocampisti nel panorama della Serie C. Tanto che diversi club di Serie B (Mantova, Frosinone e Cesena) gli hanno già messo gli occhi addosso, anche se nelle ultime settimane sta avanzando la Juve nella corsa al gioiellino della squadra allenata da Palladini. Personalità e visione di gioco euclidea sfociate in relazioni brillanti e nel monitoraggio che può far scattare l’offensiva alla riapertura del mercato. Anche perché Tourè ha prospettive importanti, dovendo ancora compiere 20 anni (festeggerà il compleanno il 31 ottobre) e avendo ampi margini di miglioramento. Al netto dei quali in molti sono già ora pronti a scommettere a occhi chiusi sul fatto che il calciatore cresciuto nel Sochaux possa costruirsi passo dopo passso una carriera estremamente brillante. Ecco perchè ha attirato le attenzioni della Vecchia Signora, che potrebbe fargli fare il percorso già vissuto negli ultimi anni da tanti altri giovani talenti.

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Il piano della Juve per Moussa Tourè

Ovvero partire dalla seconda squadra in Serie C per poi nel giro di 12-18 mesi sbarcare tra i grandi in Serie A o al limite essere utilizzato come pedina di scambio per arrivare a calciatori di alto livello. Approdando però sempre in società di A. Della serie: giocare nella Juve Next Gen resta una vetrina straordinaria per attirare estimatori e pretendenti. Tourè anche l’altroieri è stato tra i migliori in campo al Riviera delle Palme contro il Ravenna proprio sotto gli occhi di un emissario bianconero presente per studiarlo dal vivo. Juventus ma non solo: anche il suo paese d’origine (la Guinea) lo sta osservando in prospettiva di una chiamata nella nazionale maggiore, che potrebbe arrivare molto presto. Ecco perché le prossime settimane possono trasformarsi in quelle della svolta della carriera per il giovane gioiellino della Samb. Un altro ragazzo in orbita Juve, un altro gioiellino che i bianconeri vogliono seguire da vicino tra Vinovo e la Continassa. Chiellini gli ha già incollato gli occhi addosso.

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TORINO - Un nuovo caso Yildiz all’orizzonte. Di sicuro al Bayern Monaco viene vissuto così, con una buona dose d’ansia, sebbene negli anni interpreti e ruoli all’interno del club bavarese siano cambiati. Lo spauracchio in vista riguarda Adin Licina, talento classe 2007. Professione esterno destro, numeri da gioiellino e tanti motivi per far sì che diventi uno dei pezzi pregiati del prossimo mercato. Non solamente per i suoi colpi, ma soprattutto per una situazione contrattuale tutt’altro che definita: il tedesco di origine montenegrina va in scadenza a giugno 2026. Il discorso rinnovo col Bayern Monaco, mai come in questo momento, è in alto mare. E la Juventus ci sta pensando, seriamente, sebbene debba sfidare a duello il Borussia Dortmund, altra realtà molto attenta alla crescita di Licina.

Quante analogie tra Yildiz e Licina

Un film già visto, insomma, ai tempi del trasferimento di Yildiz a Torino nell’ormai lontano 2022. Il caso vuole che Licina sia seguito dalla Leaderbrock, la stessa agenzia che curava gli interessi di Kenan prima che il padre Engin riportasse in famiglia ogni decisione inerente al figlio. Yildiz lasciò il Bayern Monaco grazie ad una geniale intuizione di Matteo Tognozzi, ex capo dello scouting bianconero. Hasan Salihamidzic e Marco Neppe, mentre stavano chiudendo il trasferimento di De Ligt in Baviera, persero di vista il tema del prolungamento di contratto del turco. Tognozzi ha sempre avuto tutte le informazioni in mano e appena si sono creati i presupposti per portarlo a Torino ne ha approfittato, con un tempismo che ancora oggi viene benedetto alla Continassa. Adesso la Juve tenterà un blitz con Licina, prospetto per potenzialità molto simile a quello di Yildiz. Sfruttando, per la seconda volta a distanza di poco più di tre anni, l’incertezza dei tedeschi.

Licina, il gioiellino del Bayern che piace alla Juve

Adin ha qualità. Tanta qualità. Da tempo si allena con la prima squadra di Kompany. Ne ha parlato in un’intervista: "All’inizio, nei primi allenamenti, mi sentivo un po’ nervoso. Facevo attenzione ad ogni tocco di palla, pensavo troppo. Poi piano piano mi sono sciolto". Parte da destra e calcia col sinistro, velenosissimo. A settembre ha affrontato con la Germania l’Italia Under 19, sfornando un assist: gli è bastato un quarto d’ora in campo per far male agli azzurri. Anche in Youth League sta mostrando tutto il suo valore: due apparizioni tra Pafos e Chelsea, con due prestazioni entrambe di livello assoluto. Licina (al Bayern Monaco da quando ha 8 anni), dunque, è finito nella sfera d’interesse della Juve.

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