Iniziamo dai ragionamenti facili, anche un po’ banali, ma tremendamente veri: se la Juventus avesse corso così, domenica scorsa, non avrebbe perso con il Como. Se giocasse così le prossime partite contro Lazio, Udinese e Cremonese, potrebbe fare più punti di quelli fatti nelle ultime tre di campionato. Questo non vuol dire che la Juventus ha svoltato, perché battagliare al Bernabeu con poco da perdere e tutto da guadagnare (in contropiede) non è la stessa cosa che provare a scardinare difese con dieci avversari dietro la linea della palla. Ma la notte del Bernabeu significa che la Juve non è da buttare, vista la solidità con cui ha retto l’impatto con l’abissale divario tecnico con il Real, che può spendere di più (800 milioni solo di cartellini in cinque anni), ma soprattutto spende meglio.
Juve, se Tudor resta lucido
In questa Juve si deve consolidare un gruppo di giocatori, a cui aggiungere esperienza e qualità nel prossimo mercato. Ci sono giovani da inspessire, qualcosa da sfrondare e alcuni uomini da tenere, ma se la società ha la forza di tenere la barra dritta e Tudor si mantiene lucido e concreto, nel setaccio di una stagione di transizione potrebbero rimanere una qualificazione Champions e pezzi per continuare a costruire una vera Juve.
