Spalletti legge Bologna-Juve: "La tavola rotonda, l'oltre uomo, il difensore usabile. Il ritiro corrode"

"Fa piacere sentire la passione della famiglia Elkann", le parole dell'allenatore bianconero in conferenza stampa

Dare continuità alla vittoria contro il Pafos e ritrovare il sorriso anche in campionato dopo il ko con il Napoli. L'avversario di turno per la Juve, però, non è di quelli più semplici perché il Bologna di Italiano vuole continuare a restare agganciato al treno per la Champions, lo stesso che vuole prendersi a tutti i costi anche Spalletti. Un vero e proprio scontro diretto tra due squadre reduci da momenti differenti e anche con una continuità, in campo e in panchina, differente rispetto allo storico dei due club. La partita può dare nuovi spunti e, soprattutto, dare indicazioni maggiori sul futuro in campionato dei bianconeri chiamati a dare risposte su atteggiamento, risultati e, perché no, qualche eventuale conferma. L'analisi parte dalla vigilia con le parole del tecnico in conferenza.

Spalletti, conferenza Bologna-Juve

Spalletti ha espresso subito il suo pensiero sulla risposta di Exor all'offerta di Tether: "Anche se sono arrivato da poco tempo, penso di poter coinvolgere la squadra in questo discorso. Fa piacere sentire la passione di Elkann e la famiglia a questo club, noi dobbiamo dare concretezza e sostanza a questa passione, onorando il passato". Su Bremer e Rugani: "Daniele lo possiamo usare in maniera ridotta, Bremer dà grande disponibilità, ma si vede che ha bisogno ancora di un po' di tempo per non metterlo in difficoltà. Cambio modulo? Mi stupisco quando sento parlare di schemi e caselle, ora nel calcio attuale non vinci sulle posizioni, ma sugli spazi in cui vuoi decidere come vuoi occupare la partita. Bisogna adattarsi a questo calcio. Poi è vero che voglio mettere la squadra con il 4-3-3 o 4-2-3-1 ma è solo un discorso di partenza, perché poi la partita ti condiziona a dover attuare altri moduli. Non è più come una volta che facevi un 11 contro 11 e facevi un discorso di squadra, ora è più individuale per poi mettersi a disposizione della squadra".

I consigli a Conceicao e il Bologna

Sui pochi gol di Conceicao: "Deve essere più determinato in fase offensiva, perché ha uno spunto micidiale che ti mette in condizione di essere in imbarazzo di fronte al suo scatto. Poi deve aggiungere anche qualche contrasto, fase difensiva e qualche duello, ma gli abbiamo visto fare anche grandi rincorse. Siamo sulla buona squadra". Poi sul Bologna: "Bisogna fare i complimenti a Italiano e a chi ha costruito la squadra. Stanno facendo vedere grandi qualità. Quando gioca può decidere le regole. Ti costringe a grandi duelli e cerca di recintari, ti indirizza negli spazi che loro vogliono. Vogliono fare la partita nella tua metà campo e a loro non interessa sapere quanto spazio hanno alle spalle. Noi dobbiamo abbattere questi recenti. Non dobbiamo fare uomo contro uomo, ma l'uomo oltre l'uomo. Se non saremo pronti a questa condizione sarà complicato".

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Juventus

"Non basta più una giocata, serve altro"

"Difficoltà negli scontri diretti? La personalità è un elemento fondamentale nel calcio. Se una volta l'aveva chi rischiava la giocata, ora serve nell'accettare la partita a tutto campo, nell'andare a indirizzarla negli spazi che vuoi. Bisogna capire dove mettere più forza. La partita va riempita di tutte quelle cose che esistono nel calcio moderno. E noi dobbiamo essere più continui nell'attaccare lo spazio, giocare a campo aperto. L'Atalanta, la Roma, il Bodo, il Bologna, ormai fanno tutti così. Anche il Genoa con De Rossi. Quindi diventa una costanza sapersi ritagliare lo spazio dove si vuole andare. Per avere un voto sufficiente in pagella basta una giocata o un assist, per fare una partita da campioni bisogna stare nel cuore della squadra e vicino il pallone. Non basta più una giocata. Se giochi per 80 minuti senza l'apporto di un giocatore, gli altri ti massacrano su quella inferiorità numerica" - ha spiegato Spalletti.

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"Italiano consigliato a tutti". Poi sveglia la Juve

"Se mi rivedo in Italiano? A me garberebbe, c'ho 40 anni di più, mi piacerebbe rivedermi in quelle vesti, ma tornare indietro non si può. Da lui si può imparare delle cose. Se ha imparato qualcosa da me? Dovete chiedere a lui, per me è uno dei più forti. L'ho detto a tutti di prenderlo come allenatore quando mi è stato chiesto, non solo al presidente De Laurentiis" - ha detto Spalletti. Poi sulla squadra e le difficoltà incontrate: "Non mi convincerete a farmi credere che i ragazzi non siano bravi, che questi limiti non riusciremo a superarli. Ho accettato di venire credendo questo. Qualche volta in passato ho creduto di non farcela, ma poi ho continuato a pensare di migliorare. L'allenatore deve essere ossessionato da questo. Ritengo sia coretto usare il dialogo con il gruppo, che vedo interessati e disponibili. Va per forza fatto qualcosa di più e bisogna trovare strade nuove".

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I messaggi con Elkann e il ritiro abolito

Poi ha concluso: "Ho sentito e visto Elkann, ogni tanto mi manda i suoi pensieri e sono cose che fanno piacere. Nel messaggio di oggi è ben chiaro il futuro che vuole. Quando fai parte della Juve il tuo pensiero va sempre al massimo del realizzabile fin quando la matematica non ti condanna. Stare nella tavola rotonda". Sul ritiro prima delle partite, che i bianconeri non faranno più (come nel caso della trasferta di Napoli): "Ѐ una condizione mentale. Non ci si andrà più, è una fatica maggiore. A voi non sembrerà così, ma io lo so bene. Pensare dalle 21 alla partita, diventa una corrosione per i muscoli. Ma chi veste la maglia della Juve in ritiro lo è sempre, anche quando è a casa. Chi fa questo sport, sa che la sua vita dipende da questi risultati. Ma se si privilegiato non vuol dire che devi stare in prigione, è giusto stare liberi".

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Dare continuità alla vittoria contro il Pafos e ritrovare il sorriso anche in campionato dopo il ko con il Napoli. L'avversario di turno per la Juve, però, non è di quelli più semplici perché il Bologna di Italiano vuole continuare a restare agganciato al treno per la Champions, lo stesso che vuole prendersi a tutti i costi anche Spalletti. Un vero e proprio scontro diretto tra due squadre reduci da momenti differenti e anche con una continuità, in campo e in panchina, differente rispetto allo storico dei due club. La partita può dare nuovi spunti e, soprattutto, dare indicazioni maggiori sul futuro in campionato dei bianconeri chiamati a dare risposte su atteggiamento, risultati e, perché no, qualche eventuale conferma. L'analisi parte dalla vigilia con le parole del tecnico in conferenza.

Spalletti, conferenza Bologna-Juve

Spalletti ha espresso subito il suo pensiero sulla risposta di Exor all'offerta di Tether: "Anche se sono arrivato da poco tempo, penso di poter coinvolgere la squadra in questo discorso. Fa piacere sentire la passione di Elkann e la famiglia a questo club, noi dobbiamo dare concretezza e sostanza a questa passione, onorando il passato". Su Bremer e Rugani: "Daniele lo possiamo usare in maniera ridotta, Bremer dà grande disponibilità, ma si vede che ha bisogno ancora di un po' di tempo per non metterlo in difficoltà. Cambio modulo? Mi stupisco quando sento parlare di schemi e caselle, ora nel calcio attuale non vinci sulle posizioni, ma sugli spazi in cui vuoi decidere come vuoi occupare la partita. Bisogna adattarsi a questo calcio. Poi è vero che voglio mettere la squadra con il 4-3-3 o 4-2-3-1 ma è solo un discorso di partenza, perché poi la partita ti condiziona a dover attuare altri moduli. Non è più come una volta che facevi un 11 contro 11 e facevi un discorso di squadra, ora è più individuale per poi mettersi a disposizione della squadra".

I consigli a Conceicao e il Bologna

Sui pochi gol di Conceicao: "Deve essere più determinato in fase offensiva, perché ha uno spunto micidiale che ti mette in condizione di essere in imbarazzo di fronte al suo scatto. Poi deve aggiungere anche qualche contrasto, fase difensiva e qualche duello, ma gli abbiamo visto fare anche grandi rincorse. Siamo sulla buona squadra". Poi sul Bologna: "Bisogna fare i complimenti a Italiano e a chi ha costruito la squadra. Stanno facendo vedere grandi qualità. Quando gioca può decidere le regole. Ti costringe a grandi duelli e cerca di recintari, ti indirizza negli spazi che loro vogliono. Vogliono fare la partita nella tua metà campo e a loro non interessa sapere quanto spazio hanno alle spalle. Noi dobbiamo abbattere questi recenti. Non dobbiamo fare uomo contro uomo, ma l'uomo oltre l'uomo. Se non saremo pronti a questa condizione sarà complicato".

 

 

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Spalletti legge Bologna-Juve: "La tavola rotonda, l'oltre uomo, il difensore usabile. Il ritiro corrode"
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"Italiano consigliato a tutti". Poi sveglia la Juve
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I messaggi con Elkann e il ritiro abolito