Ferguson chiama la Juventus: "Amo Bologna, ma se arriva una big..."

Il centrocampista scozzesse ha svelato la sua volontà per il futuro e i bianconeri sono alla finestra

"Amo questa città, i tifosi sono incredibili. Adesso mi sento a casa, ma devo essere aperto a tutte le opportunità che mi possono capitare" - così ha parlato Ferguson nello speciale 'In love with Bologna', in onda su Sky Sport, sul suo futuro. Il centrocampista ha lasciato uno spiraglio aperto per la prossima stagione e su di lui ci sono anche gli occhi della Juve

Bologna, Ferguson e il futuro: "Sono abituato"

"Bisogna sempre essere aperti mentalmente nella vita. Già quando ero in Scozia all’Aberdeen ero abituato ad essere accostato ad altri club, che fossero in Inghilterra o in Scozia. Quindi è una situazione che è diventata familiare per me, che ho imparato a gestire" - ha spiegato Ferguson. Parole che sicuramente piaceranno a Giuntoli che a novembre si era recato al Dall’Ara per visionarlo dal vivo in occasione della gara contro la Lazio. Poi ha svelato anche qualche curiosità della sua vita: "Qualcosa che mi ha sorpreso e che non facevo? Adesso bevo caffè, in Scozia non lo bevevo mai".

Sull'esordio a San Siro: "E' stato fantastico. Anche se abbiamo perso, è stato un momento speciale per me. Debuttare in uno stadio così iconico è stato incredibile e da quella esperienza ho capito che ne avrei volute tante di più. Lì è iniziata la mia storia d’amore con il Bologna".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ferguson e l'arrivo di Thiago Motta

Sull'arrivo di Thiago Motta in panchina: "E' stato un grande cambiamento per ognuno di noi. Ha subito condiviso chiaramente le sue idee, il suo modo di giocare, la sua visione di calcio, come voleva che fossimo. Ci siamo presi sin da subito e credo che tu lo possa vedere non solo dai risultati, ma dalle prestazioni, dal modo in cui corriamo per lui, dal modo in cui difendiamo tutti insieme. Ci alleniamo ad altissima intensità. Tutto questo è grazie a lui". Ferguson ha raccontato anche quando è stato scelto come capitano: "Non me lo aspettavo minimamente. Dovevamo giocare contro l’Empoli. E prima del riscaldamento ha riunito tutti, ha fatto il meeting e ha detto: “Lewis sarà il capitano oggi”. Posso dirti che mi godo questo ruolo, mi piace questa responsabilità ed essere un leader. La fascia è speciale per me". 

Il sogno Champions League: "Siamo rilassati"

Ferguson ha parlato anche di Zirkzee: "Certo che può migliorare. Finora è stato incredibile. Poi è grosso. Se non mi sbaglio è alto un metro e 93. Dunque, è un giocatore forte, molto fisico. Ma è fortissimo con la palla tra i piedi, un top player. Deve essere un incubo per i difensori marcarlo". Sull'Europa: "Ci crediamo. Se non ci credessimo, non ci sarebbe alcun senso. Sappiamo che ora stiamo giocando bene, ma è fondamentale tenere i piedi saldi a terra. I sogni di Champions o Europa League sono per i tifosi. Noi vogliamo solo renderli orgogliosi ogni volta che mettiamo piede in campo. E poi ti dico onestamente, noi non ne parliamo nello spogliatoio. Siamo tutti molto rilassati. Pensiamo solo a stare bene insieme". 

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"Amo questa città, i tifosi sono incredibili. Adesso mi sento a casa, ma devo essere aperto a tutte le opportunità che mi possono capitare" - così ha parlato Ferguson nello speciale 'In love with Bologna', in onda su Sky Sport, sul suo futuro. Il centrocampista ha lasciato uno spiraglio aperto per la prossima stagione e su di lui ci sono anche gli occhi della Juve

Bologna, Ferguson e il futuro: "Sono abituato"

"Bisogna sempre essere aperti mentalmente nella vita. Già quando ero in Scozia all’Aberdeen ero abituato ad essere accostato ad altri club, che fossero in Inghilterra o in Scozia. Quindi è una situazione che è diventata familiare per me, che ho imparato a gestire" - ha spiegato Ferguson. Parole che sicuramente piaceranno a Giuntoli che a novembre si era recato al Dall’Ara per visionarlo dal vivo in occasione della gara contro la Lazio. Poi ha svelato anche qualche curiosità della sua vita: "Qualcosa che mi ha sorpreso e che non facevo? Adesso bevo caffè, in Scozia non lo bevevo mai".

Sull'esordio a San Siro: "E' stato fantastico. Anche se abbiamo perso, è stato un momento speciale per me. Debuttare in uno stadio così iconico è stato incredibile e da quella esperienza ho capito che ne avrei volute tante di più. Lì è iniziata la mia storia d’amore con il Bologna".

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