Juventus, la vicenda giudiziaria vista dall’estero: cosa si pensa?

Martin Lipton, giornalista inglese e membro della giuria del Golden Boy di Tuttosport: “L’Inghilterra non capisce l’autogol del vostro calcio”

Ma all’estero, cosa ne pensano della penalizzazione di 15 punti alla Juventus che appare a gennaio, sparisce ad aprile ma potrebbe ricomparire, però diversa, magari a fine maggio? Lo abbiamo chiesto a Martin Lipton, chief sports reporter del Sun, uno dei membri della giuria del Golden Boy di Tuttosport
 
Che si dice in Inghilterra della vicenda Juventus? 
«Beh, il primo commento è “Che caos!”. Non sono stati approfonditi molto tutti i dettagli della vicenda, ma tutti sanno della penalizzazione di 15 punti inflitta a gennaio che appare molto severa. E che adesso è stata tolta, ma potrebbe essere comminata di nuovo in base al nuovo processo e contro la quale potrebbe poi essere presentato un altro ricorso. Sicuramente è un modo sbagliato di condurre le cose. Servirebbe chiarezza perché questa situazione è ingiusta non solo per la Juventus, ma anche per Milan, Lazio, Roma... che si chiedono cosa accadrà in vista della prossima stagione». 
 
Proprio il direttore sportivo della Roma, Tiago Pinto, giovedì sera prima della partita di Europa League dei giallorossi ha sottolinato che «Se abbiamo giocato per tre mesi con una classifica che non corrisponde, allora il meccanismo è sbagliato». 
«Esattamente. Fino a due giorni fa Milan e Inter erano entrambe a caccia del quarto posto (che era occupato dai rossoneri, ndr). Oggi, a meno che una non vinca la Champions, sarebbero entrambe fuori dalla prossima edizione. Avrebbe dovuto essere tutto chiarito mesi fa, se il ricorso era stato presentato a gennaio avrebbe dovuto essere discusso a gennaio». 

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In Inghilterra come funziona la giustizia sportiva? 
«E’ molto diversa. Ci sono commissioni istituite dai vertici della Premier League, o della Football Association o, per le divisioni minori, della Football League. In 31 anni di storia della Premier League, solo un club è stato penalizzato in termini di punti. Nel 1997, quando il Middlesbrough non si presentò in casa del Blackburn Rovers a causa dei tanti giocatori infortunati, senza aver ottenuto un rinvio. Fu penalizzato di tre punti che a fine campionato costarono la retrocessione. La Premier League poi ha sempre cercato di evitare di comminare penalizzazioni in punti. Nella Football League invece ci sono state penalizzazioni consistenti. Tutto però resta nell’ambito sportivo». 
 
Potrebbe verificarsi una situazione come quella della Juventus? 
«No, non potrebbe. C’è un solo appello, in caso di condanna da parte della commissione, e tutte le parti devono poi attenersi alla successiva sentenza».  
 
Questa situazione di incertezza mina la credibilità del calcio italiano? 
«Sì, penso di sì. E’ un colpo duro alla credibilità della Serie A e della Figc. Non si tratta del fatto se la Juventus meriti o meno luna punizione. Il punto importante, penso, è che se il Collegio che si è riunito mercoledì e giovedì ha ritenuto che i dirigenti della Juventus fossero colpevoli, avrebbe dovuto stabilire la pena. La domanda è: dovrebbero una società, i giocatori e i tifosi, essere penalizzati oggi per qualcosa accaduto in passato? Questa è una decisione che spetta al calcio e alla società italiani. Nella Premier League ci sono due indagini in corso, credo che quella sull’Everton sarà risolta in questa stagione, non sono sicuro quella del City. Il nostro sistema non è perfetto, ma credo che la struttura sia molto più chiara di quella che avete in Italia». 

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Ma all’estero, cosa ne pensano della penalizzazione di 15 punti alla Juventus che appare a gennaio, sparisce ad aprile ma potrebbe ricomparire, però diversa, magari a fine maggio? Lo abbiamo chiesto a Martin Lipton, chief sports reporter del Sun, uno dei membri della giuria del Golden Boy di Tuttosport
 
Che si dice in Inghilterra della vicenda Juventus? 
«Beh, il primo commento è “Che caos!”. Non sono stati approfonditi molto tutti i dettagli della vicenda, ma tutti sanno della penalizzazione di 15 punti inflitta a gennaio che appare molto severa. E che adesso è stata tolta, ma potrebbe essere comminata di nuovo in base al nuovo processo e contro la quale potrebbe poi essere presentato un altro ricorso. Sicuramente è un modo sbagliato di condurre le cose. Servirebbe chiarezza perché questa situazione è ingiusta non solo per la Juventus, ma anche per Milan, Lazio, Roma... che si chiedono cosa accadrà in vista della prossima stagione». 
 
Proprio il direttore sportivo della Roma, Tiago Pinto, giovedì sera prima della partita di Europa League dei giallorossi ha sottolinato che «Se abbiamo giocato per tre mesi con una classifica che non corrisponde, allora il meccanismo è sbagliato». 
«Esattamente. Fino a due giorni fa Milan e Inter erano entrambe a caccia del quarto posto (che era occupato dai rossoneri, ndr). Oggi, a meno che una non vinca la Champions, sarebbero entrambe fuori dalla prossima edizione. Avrebbe dovuto essere tutto chiarito mesi fa, se il ricorso era stato presentato a gennaio avrebbe dovuto essere discusso a gennaio». 

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