Lazio, Diaconale: "Razzismo? La nostra posizione è di tolleranza zero"

Così il responsabile della comunicazione biancoceleste: "La maggioranza della nostra tifoseria detesta la maglia col volto di Hitler. Perché nessuno dice niente quando mandiamo delegazioni ad Auschwitz?"
Lazio, Diaconale: "Razzismo? La nostra posizione è di tolleranza zero"

ROMA - "La posizione della società è dura e di tolleranza zero. Sono azioni che danneggiano la società e quindi potremmo chiedere il risarcimento danni. Non possiamo impedire l'accesso di questi razzisti allo stadio, per quanto noi attuiamo tutto quello che è possibile per limitare questi episodi". Lo ha detto Arturo Diaconale, responsabile comunicazione della Lazio, all'indomani dei fatti di Glasgow, intervenendo sul tema razzismo e sulle responsabilità dei tifosi biancocelesti. "Dobbiamo separare le responsabilità, nel senso che noi possiamo fare il nostro poi però altri devono fare il loro", ha spiegato ai microfoni di Radio Punto Nuovo. "Accostare Hitler alla Lazio è un errore: è sbagliato generalizzare perchè si tratta di alcuni e non tutta la tifoseria. La stragrande maggioranza dei tifosi della Lazio detesta la maglietta con la faccia di Hitler".

Lazio, Diaconale: "Quando andiamo ad Auschwitz nessuno dice niente"

"Queste - ha proseguito - sono delle provocazioni e azioni volte a danneggiare la società, perchè a causa di queste la Lazio viene vista come squadra razzista in Europa, però poi quando la società manda una delegazione ad Auschwichtz nessuno ne parla. Il fenomeno della politicizzazione delle curve ha portato alla creazione di una sensazione secondo cui all'interno delle curve degli stadi un certo tipo di politica o manifestazioni politiche potessero avere rilevanza. Noi quindi - ha concluso Diaconale - paghiamo un fenomeno sociale che si è diffuso negli anni".

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