Antisemitismo nel derby: la Lazio allontana a vita i tre responsabili

Il club biancoceleste ha annunciato le sanzioni contro i responsabili con un comunicato ufficiale sul proprio sito
Antisemitismo nel derby: la Lazio allontana a vita i tre responsabili

La vergogna antisemita andata in scena all'ultimo derby della Capitale è stata fortemente sanzionata. Un Daspo di 5 anni all'ultrà che indossava la maglia Hitlerson, un cittadino tedesco simpatizzante biancoceleste, oltre all'allontanamento a vita dallo stadio, deciso dalla Lazio, anche di altri due tifosi che si sono esibiti in saluto romani e cori antisemiti. All'identificazione del supporter tedesco si è arrivati visionando le telecamere che, tra l'altro, lo avevano immortalato alcuni minuti prima del derby di Roma in un pub nella zona di Ponte Milvio. Il club biancoceleste ha annunciato le sanzioni tramite un comunicato ufficiale.

Lazio, il comunicato ufficiale

"Nel corso della partita di domenica, Lazio-Roma, e nei giorni immediatamente successivi, sono state identificate tre persone che si sono rese protagoniste di comportamenti che nulla hanno a che vedere con il tifo e che manifestano forme di discriminazione e antisemitismo. Grazie alla collaborazione tra la Società Sportiva Lazio, il proprio servizio di sicurezza, gli steward e le forze dell’ordine, anche mediante l’utilizzo delle telecamere di sorveglianza dello Stadio Olimpico, si è proceduto in breve tempo all’individuazione di una persona che indossava la maglia con il numero 88 recante la scritta “HITLERSON” e di altre due che ostentatamente compivano il gesto del saluto romano. Nei loro confronti, una volta concluso l’iter amministrativo degli organi di sicurezza e ottenuta dalla Procura della Repubblica l’autorizzazione al Questore a fornire le generalità dei tre soggetti, la Lazio applicherà con severità il Codice Etico e disporrà il non gradimento quindi l’allontanamento a vita dallo stadio e si costituirà parte civile per la richiesta di risarcimento danni negli eventuali procedimenti penali che seguiranno".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...