Marusic, paura in Serbia: "Aggredito con una pistola alla testa"

L'esterno della Lazio coinvolto in un'aggressione: le parole del suo agente, Uros Jankovic
Marusic, paura in Serbia: "Aggredito con una pistola alla testa"© LAPRESSE

Momenti di terrore per Adam Marusic e la sua famiglia. Il giocatore della Lazio, in campo nella vittoria contro il Sassuolo, sarebbe stato aggredito da alcuni malviventi qualche giorno prima in Serbia. A raccontare dell'aggressione, in cui è stato coinvolto il calciatore, è stato proprio il suo agente, Uros Jankovic a vijesti.me. Sul portale serbo il procuratore dell'esterno biancoceleste ha raccontato quei frangenti di paura in cui diversi aggressori avrebbero puntato la pistola alla testa e al petto di Marusic all'uscita da un ristorante a Belgrado, in una serata passata a festeggiare il suo compleanno con la moglie, la madre e Jankovic appunto. 

Aggressione Marusic, parole agente

Jankovic, ora in Ospedale a Belgrado dove è stato operato, ha raccontato l'episodio: "Siamo stati circondati da diverse auto. Non sono riuscito nemmeno a salire sul veicolo, sono stato aggredito da dietro. Hanno aggredito me, Marusic, sua moglie e sua madre. Diversi aggressori mi hanno colpito con le pistole alla testa e ad altre parti vitali del corpo. Mi sono rotto lo zigomo e la gamba sinistra. Sono stato trasferito al Centro Clinico di Belgrado, dove sono stato operato. Gli aggressori hanno puntato la pistole in direzione della testa e del petto di Adam per evitare che mi aiutasse mentre mi picchiavano brutalmente. Sua madre, una donna di 60 anni, è stata spinta e ferita. Lui è un eroe, perché senza Adam avrei rischiato la vita". Il tutto sarebbe successo qualche giorno fa, subito dopo la partita giocata da Marusic con la Serbia per festeggiare i suoi 31 anni. Lo stesso Jankovic avrebbe fatto i nomi dei due figli di Terzic, direttore generale della Stella Rossa, ma entrambi avrebbero negato di essere i responsabili dell'aggressione. 

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