Baroni: "Lazio, non guardare la classifica". Il ds Cagliari: "L'arbitro ci ha penalizzato"

Il tecnico biancoceleste si gode il successo che vale il -3 dal primato del Napoli, polemiche in casa rossoblù per la direzione di gara: le reazioni dopo la sfida dell'Olimpico
Baroni: "Lazio, non guardare la classifica". Il ds Cagliari: "L'arbitro ci ha penalizzato"© LAPRESSE

ROMA - Vince la Lazio che chiude l'11° tunro di Serie A con il 2-1 sul Cagliari che vale il terzo posto in classifica. Nel post partita Baroni si gode il successo e l'ottimo momento, analizzando la vittoria contro i rossoblù e l'importanza dei cambi con il rigore decisivo realizzato da Zaccagni da poco entrato in campo: "E' normale, ho dei giocatori bravi. C'erano fuori Zaccagni, Pedro, Tchaouna, Vecino. Per me sono giocatori titolari. io devo fare i complimenti alla squadra. Anche se non eravamo puliti come altre volte, è venuta fuori la voglia di soffrire, la grinta, la voglia. Quando si giocano partite così riavvicinate questo aspetto è importante, complimenti ai ragazzi perché era una partita difficile. L’uscita di Guendouzi ti fa capire quanto i ragazzi vogliano giocare. Mi piace il suo atteggiamento e gliel’ho detto a fine partita. È il leader emotivo della squadra, è sempre dentro la partita. Voglio giocatori che abbiano questo piglio anche quando vengono cambiati". Sul futuro della sua squadra non si sbilancia: "La nostra ambizione è il lavoro. Vogliamo migliorarci, io in primis, la società, i tifosi, i calciatori. Ci fa piacere, ma guardare la classifica non serve. Siamo costruiti per fare un campionato importante, stiamo crescendo. Ci teniamo questi punti ma non li vediamo, ora due giorni di recupero e poi una grande squadra europea. Dobbiamo recuperare subito e portare energie alla prossima gara che ci teniamo particolarmente".

Baroni: "Vogliamo essere protagonisti"

Sugli obiettivi aggiunge: "Noi vogliamo essere protagonisti fino in fondo in tute le competizioni. Ci teniamo perché abbiamo giocatori all'altezza della situazione. Attraverso il sacrifico che mettono nel lavoro mi hanno fatto capire che ci sono i margini. Più che dire e guardare noi dobbiamo lavorare e migliorare, in primis noi stessi. Questa è la sfida più bella". Infine conclude: "Dobbiamo far crescere alcuni giocatori. Ci sono percorsi diversi e noi ci stiamo lavorando. Sulla fiducia, nella crescita di presenza nel ruolo. Alcuni giocatori non sono proprio nel ruolo che hanno fatto. Mi riferisco a Noslin, Tchaouna che sono diversi da Pedro e dallo stesso Isaksen che ha già un campionato addosso. E' importante il lavoro, noi cerchiamo di dare tutto quello che è possibile. Avendo poco tempo dobbiamo lavorare su tutti i fronti. Io credo che il gruppo sia tutto, la barriera he dobbiamo sfondare è che nell'atteggiamento la squadra deve dare tutto quello che ha". Diversi gli umori in casa Cagliari che ha chiuso in 9 il match.

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"C'è del malcontento", Cagliari in silenzio

Oltre ai due rossi ravvicinati per Mina e Adopo, al Cagliari non è piaciuta la decisione sul rigore ed è scattata la decisione del silenzio stampa. Nel post-match del 2-1 sul campo della Lazio, l'unico in rappresentanza degli isolani è il direttore sportivo Nereo Bonato. A Sky Sport ha detto: "C'è del malcontento, delusione per la gestione della gara da parte dell'arbitro. Ci troviamo di fronte a un arbitraggio che ci ha penalizzato oltremodo, soprattutto nella gestione dei cartellini che si sono rivelati determinanti. In una gara tranquilla avere otto ammoniti sembra quasi impossibile e questo va sottolineato, perché la squadra aveva fatto una prestazione importante, riprendendo il risultato. Poi la gestione del post-rigore non ci è piaciuta assolutamente. L'arbitro era di spalle quando ha dato l'ammonizione a Mina e nella concitazione ne ha ammonito un altro con espulsione che ci ha penalizzati oggi, ma soprattutto per la prossima. Serviva maggior serenità nella gestione, mi sembra che l'atteggiamento dei ragazzi in campo non fosse stato così negativo".

"Gestione di gara non equa"

Sulla direzione di gara: "Quando è rientrato gli ho fatto presente che la gestione di gara e cartellini non è stata equa. Su Luvumbo non hanno gestito la situazione allo stesso modo di altre e questo è stato determinante sul risultato. Con educazione, ma è giusto manifestare il malcontento. Rigore? Anche quell'episodio è molto difficile da decifrare. Al giorno d'oggi vengono dati tanti rigori diversi, ma la sensazione è che Pellegrini entri a gamba tesa su chi sta cercando di rinviare. Già quello ha creato dubbi e dissapori, quanto avvenuto dopo mi sembra davvero troppo. Ci ha penalizzati e ci penalizzerà. Noi dobbiamo avere una certa linea verso gli arbitri, ma anche loro devono sapere leggere bene la situazione". Poi conclude: "In questo momento è giusto ci sia un'unica voce della società che porti il malcontento, che dia risalto alla situazione determinata sul campo che non ci vede d'accordo".

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ROMA - Vince la Lazio che chiude l'11° tunro di Serie A con il 2-1 sul Cagliari che vale il terzo posto in classifica. Nel post partita Baroni si gode il successo e l'ottimo momento, analizzando la vittoria contro i rossoblù e l'importanza dei cambi con il rigore decisivo realizzato da Zaccagni da poco entrato in campo: "E' normale, ho dei giocatori bravi. C'erano fuori Zaccagni, Pedro, Tchaouna, Vecino. Per me sono giocatori titolari. io devo fare i complimenti alla squadra. Anche se non eravamo puliti come altre volte, è venuta fuori la voglia di soffrire, la grinta, la voglia. Quando si giocano partite così riavvicinate questo aspetto è importante, complimenti ai ragazzi perché era una partita difficile. L’uscita di Guendouzi ti fa capire quanto i ragazzi vogliano giocare. Mi piace il suo atteggiamento e gliel’ho detto a fine partita. È il leader emotivo della squadra, è sempre dentro la partita. Voglio giocatori che abbiano questo piglio anche quando vengono cambiati". Sul futuro della sua squadra non si sbilancia: "La nostra ambizione è il lavoro. Vogliamo migliorarci, io in primis, la società, i tifosi, i calciatori. Ci fa piacere, ma guardare la classifica non serve. Siamo costruiti per fare un campionato importante, stiamo crescendo. Ci teniamo questi punti ma non li vediamo, ora due giorni di recupero e poi una grande squadra europea. Dobbiamo recuperare subito e portare energie alla prossima gara che ci teniamo particolarmente".

Baroni: "Vogliamo essere protagonisti"

Sugli obiettivi aggiunge: "Noi vogliamo essere protagonisti fino in fondo in tute le competizioni. Ci teniamo perché abbiamo giocatori all'altezza della situazione. Attraverso il sacrifico che mettono nel lavoro mi hanno fatto capire che ci sono i margini. Più che dire e guardare noi dobbiamo lavorare e migliorare, in primis noi stessi. Questa è la sfida più bella". Infine conclude: "Dobbiamo far crescere alcuni giocatori. Ci sono percorsi diversi e noi ci stiamo lavorando. Sulla fiducia, nella crescita di presenza nel ruolo. Alcuni giocatori non sono proprio nel ruolo che hanno fatto. Mi riferisco a Noslin, Tchaouna che sono diversi da Pedro e dallo stesso Isaksen che ha già un campionato addosso. E' importante il lavoro, noi cerchiamo di dare tutto quello che è possibile. Avendo poco tempo dobbiamo lavorare su tutti i fronti. Io credo che il gruppo sia tutto, la barriera he dobbiamo sfondare è che nell'atteggiamento la squadra deve dare tutto quello che ha". Diversi gli umori in casa Cagliari che ha chiuso in 9 il match.

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"C'è del malcontento", Cagliari in silenzio