
"Contro il Monza è una partita ad alto rischio. Sono in difficoltà ma è una squadra che è centrata, si sta giocando le ultime possibilità e la difficoltà della gara è proprio qui. Noi dovremo essere centrati sulla prestazione, ci vorrà attenzione e determinazione oltre che grande ferocia agonistica". Così Marco Baroni. Il tecnico della Lazio è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto sulla sfida interna contro il Monza, valida per la 24ª giornata di campionato. I biancocelesti, già reduci dal successo sul campo del Cagliari, si presentano all'appuntamento con 42 punti che valgono il 6º posto alle spalle di Fiorentina e Juventus. I bianconeri sono usciti vincitori dalla trasferta di Como, mentre la Viola è attesa a San Siro contro l'Inter. La classifica riporta inoltre un bilancio di 1 pareggio, 2 sconfitte e 2 vittorie. Il calendario ha poi in programma la gara con il Napoli in programma sabato 15 febbraio all'Olimpico. Nel corso della conferenza, Baroni è stato inoltre invitato a rispondere sul rigore reclamato dal Como in occasione del presunto fallo di mano di Federico Gatti, nonché sull'esclusione dell'ex bianconero Luca Pellegrini dalla lista dei convocati per l'Europa League.
Baroni: "Ecco cosa ha inciso nella lista Uefa"
Queste le parole del tecnico: "Il mercato? È stato fatto un mercato di prospettiva, sono arrivati tre ragazzi nati dal 2003 al 2005, giocatori che nella totalità annoverano 70 presenze. Da parte nostra c'è la massima intenzione di velocizzare e migliorare rapidamente questi ragazzi che hanno delle qualità. Abbiamo già iniziato a inserirli, è compito mio creare le condizioni migliori per farli crescere il prima possibile e per dare una mano a questo gruppo. Per l'esclusione dalla lista Uefa hanno inciso due fattori, il primo il loro inserimento e il secondo è che ho un gruppo squadra che ha meritato questa qualificazione sul campo. I ragazzi hanno qualcosa in più rispetto ai nuovi, per questo è avvenuta la scelta".
Baroni: "Pellegrini? Viene prima il gruppo"
"Per quanto riguarda Pellegrini è una mia scelta, chiaramente nasce da alcune considerazioni. La prima è che all'interno della squadra fondo tutto sulla sacralità, il gruppo viene prima dei giocatori e dell'allenatore. Questa sacralità sta dentro il sacrificio, la capacità di dare ogni allenamento non il 70%, ma il 120%. Da questo punto di vista Luca può avere un'opportunità da questa scelta, perché è una porta aperta non una porta chiusa. Lo ringrazio per come ha lavorato in questi due giorni, ma voglio vedere da parte sua ogni giorno la voglia, la dedizione e il desiderio di rientrare nel gruppo squadra. Ho già dimostrato nella prima parte del campionato di credere in lui, nella prima parte di campionato ha giocato più di tutto lo scorso anno. Sono il secondo allenatore che gli ha dato più fiducia, solo a Cagliari ha giocato di più. La vittoria in casa? Non vincere in casa all'Olimpico ci fa male e ci dà fastidio".