
BERGAMO - "Nel primo tempo abbiamo fatto meglio dell'Atalanta, loro hanno fatto il primo tiro al 40' su una palla persa da noi. Nel secondo abbiamo pagato la loro crescita e il fatto che dei nostri 15 giocatori di movimento, 5 hanno fatto il primo allenamento ieri. In tanti erano al rientro dall'infortunio ed era chiaro che avendo perso chi 10, chi 15, chi 20 giorni di allenamento non potesse mantenere quel ritmo fino al 90'". È l'analisi del tecnico della Lazio Maurizio Sarri al termine del match pareggiato 0-0 al Gewiss Stadium di Bergamo contro l'Atalanta: "L'occasione di Guendouzi? Giocare in certi contesti o in altri ti porta ad avere più o meno occasioni. È un giocatore che dà e dispiace per la squalifica, che era da evitare, anche per via degli infortuni, ma oggi mi sembra sia tornato su buoni livelli, siamo contentissimi di lui. Se segna qualche gol in più siamo contenti, ma ci va bene anche così".
La situazione infortuni
"Il lavoro di Dia? La richiesta era di tirar via il difensore di sinistra che era addosso a Guendouzi. Senza Hien ha trovato altre soluzioni, ma non era una richiesta di andare a fare quel lavoro in fase difensiva. Ma è un ragazzo generoso e vuole aiutare come può. L'infortunio di Cancellieri? Stiamo facendo valutazioni di tutti i tipi sui vari casi che ci sono. Più della metà dipendono da vecchie problematiche, come Marusic, un'infiammazione su una cicatrice di tre anni fa, idem Zaccagni, che ha avuto problemi la scorsa stagione e quest'estate, o Dia, che si porta appresso un problema alla caviglia da 3 anni, o gli infortuni muscolari, che sono tre, in tre settori muscolari diversi, quindi è anche difficile arrivare a una conclusione. Ci dispiace per Cancellieri, perché non solo era il giocatore più in forma in questo periodo, ma anche, forse, quello più adatto per questa partita. L'avevamo preparata molto sull'attacco degli spazi da parte sua. Isaksen viene da una malattia, non da un infortunio: è una situazione talmente variegata che è difficile trovare un minimo comune denominatore", ha detto ancora Maurizio Sarri. Poi, a Sky, aggiunge: "Le ultime tre gare sono state le più difficili della mia carriera: va fatto un plauso a questi ragazzi".