Baroni, conferenza Lecce-Bologna: elogio al gruppo, contrasti con Umtiti

L'allenatore dei salentini ha parlato alla vigilia della sfida contro la formazione allenata da Thiago Motta
Baroni, conferenza Lecce-Bologna: elogio al gruppo, contrasti con Umtiti© /Agenzia Aldo Liverani Sas

"Ho guardato verso il cielo per mio papà". Marco Baroni ha dedicato la salvezza, raggiunta contro il Monza, a suo padre e ora contro il Bologna si appresta a concludere la stagione con la mente libera. Un vero e proprio miracolo low coast basato su idee e giovani. Ora niente più rischi, soltanto la voglia di terminare bene l'annata e poi guardare alla prossima stagione. Alla vigilia della sfida l'allenatore ha parlato in conferenza stampa analizzando l'avversario. 

Lecce-Bologna, conferenza Baroni 

Marco Baroni ha analizzato la prossima sfida contro il Bologna: "Sarà una partita difficile e allo stesso tempo una festa. Io voglio vedere in campo lo stesso atteggiamento che la squadra ha avuto fino a questo momento. Momento più difficile? Quando perdo imparo, quando ho la possibilità di vincere gioisco nella giusta misura. Conosco questo lavoro perfettamente, sono sempre rimasto concentrato sulla squadra: i ragazzi meritano elogi. Sui singoli: "Colombo è un ragazzo giovane, deve lavorare, deve sbagliare e crescere. Ma come lui, tutti gli altri. Umtiti? All'inizio abbiamo avuto contrasti perché non era pronto, aveva bisogno di crearsi una base, doveva cambiare modalità e abitudini di lavoro. Poi ci ha dato tutto. In Italia ha ritrovato ciò che aveva perso". 

Sulla squadra: "Nonostante i tanti esordienti per la categoria non siamo mai stati nelle ultime tre del campionat. Rispetto alla Serie B abbiamo avuto delle difficoltà offensive ma questo è normale visto il campionato ma siamo riusciti a mantenere ottimi numeri difensivi. Il gruppo ha dato tutto e voglio sottolineare la parole sacrificio che i ragazzi hanno donato a me, allo staff e alla società per raggiungere gli obiettivi. Gli sforzi fatti sono stati straordinari". Sul futuro: "Io non sono abituato a parlare del futuro o ad autocelebrarmi. Preferisco i fatti alle parole. Domani finiamo il campionato, poi ci sarà tempo per parlarne". 

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