Milan, Pioli all'esame derby

Dal lockdown ha battuto tutte le big del campionato. Ora manca l'ultimo scalpo eccellente
Milan, Pioli all'esame derby© LAPRESSE

MILANO - Lo scorso 9 febbraio, al termine del primo tempo del derby, il Milan conduceva per 0-2 una partita nella quale mise seriamente alle corde la squadra di Antonio Conte. La sensazione, dopo i gol di Ante Rebic e Zlatan Ibrahimovic, era che quella squadra fosse davanti ad un esame quasi superato. Quel quasi ha fatto la differenza nella valutazione globale di quella partita, con i nerazzurri che nei secondi 45 minuti ribaltarono la situazione arrivando a imporsi per 4-2, spedendo il Milan a -22 in classifica visto che il distacco prima del fischio d’inizio era di 19 punti a favore della squadra di Antonio Conte.

Pioli venne messo nel tritacarne della critica così come il Milan, dipinto come ormai incapace di imporsi negli scontri diretti con le squadre che la precedevano in classifica. Una costante degli ultimi anni, salvo alcune eccezioni sporadiche, che ha anche determinato il decadimento dei rossoneri in classifica. Poi è arrivato il lockdown per il coronavirus ad azzerare parecchi valori tecnici e fisici che, in condizioni normali, sarebbero stati molto marcati. E dalla ripresa del campionato, in un’estate anomala, ecco emergere un nuovo Milan.

Bilancio ribaltato

Da giugno ad agosto, i rossoneri sono stati una sorta di schiaccia sassi, un bulldozer che ha collezionato scalpi prestigiosissimi in varie maniere. L’antifona era suonata con il 2-0 casalingo contro la Roma (Milan orfano di Ibrahimovic), con i giallorossi crollati di netto a livello fisico mentre i rossoneri iniziavano la loro fase tambureggiante. Poi il ritorno di Zlatan ha condito il secco 0-3 imposto dal Milan all’Olimpico contro la Lazio per poi arrivare a quello che, ad oggi, è il capolavoro del Piolismo. Alle 23 del 7 luglio, quando Cristiano Ronaldo segna lo 0-2 della Juventus tutto sembra ormai finito, ma lì il Milan [..]

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