Milan, l'obiettivo è lo scudetto. Ma ora testa alla Champions

MILANO - Corsi e ricorsi storici in casa Milan: era dalla stagione 2003/04 che i rossoneri non correvano così forte in campionato. I 38 punti racimolati dalla banda di Stefano Pioli finora hanno portato il Diavolo in vetta al campionato dopo 16 giornate, proprio come quel Milan di Ancelotti che alla fine vinse il titolo. In Europa le cose non andarono altrettanto bene quell'anno ma difficilmente, con la conquista del tricolore a fine stagione, qualcuno potrà muovere rimproveri ai rossoneri del presente, visto che in squadra non ci sono né Shevchenko né Kakà, pilastri del ciclo vincente ancelottiano. Resta dunque il primato in Serie A il vero obiettivo di Romagnoli e compagni, anche se martedì sera il Diavolo farà di tutto per ottenere il pass verso gli ottavi di Champions League. Per farlo non basterà battere il Liverpool, primo e a punteggio pieno nel girone, ma anche sperare in un pari tra Porto ed Atletico Madrid: nulla è impossibile, ma servirebbe quasi un miracolo per far coincidere alla perfezione le cose. La formazione anti Reds è praticamente fatta, con gli unici dubbi legati alle condizioni di Leao, uscito precauzionalmente contro la Salernitana, e al terzino destro: l'esperto Florenzi e l'esplosivo Kalulu si giocano il posto.