Milan, mai battuta l'Udinese nell'anno dello scudetto: conti da regolare dopo il gol di Udogie...

Solo i friulani e la Juve sono usciti indenni dalle sfide con i rossoneri: motivo in più per partire subito con il piede giusto e vendicarsi del torto subito con la rete irregolare dell'esterno
Milan, mai battuta l'Udinese nell'anno dello scudetto: conti da regolare dopo il gol di Udogie...© LAPRESSE

MILANO - Ci sono subito dei conti da regolare, nella partita di esordio del Milan nel campionato. Lo scudetto bello impresso sul petto niente e nessuno lo potrà togliere, tuttavia l’idea che la prima partita preveda la sfida proprio contro l’Udinese stuzzica non pochi ricordi. E nessuno di questi particolarmente positivo. Perché lo scorso anno i friulani sono stati l’unica squadra, assieme alla Juventus, a uscire imbattuta da entrambi i confronti con la formazione di Stefano Pioli. Quattro punti lasciati per strada, che avrebbero anche potuto risultare decisivi in una corsa scudetto che si è conclusa al fotofinish. Buon per il Milan che anche l’Inter abbia fatto altrettanto, se non peggio. E così sappiamo bene come è andata a finire.

Salva tutto Ibra

Nel match di andata, in una fredda sera di dicembre, il Milan va veramente a un passo dal ko. Sotto fin dai primi minuti, ottiene il pareggio con un magico gol di Ibrahimovic nei minuti di recupero, quando ormai tutto sembrava perduto. Finale di partita molto nervoso, con rissa ed espulsioni. A San Siro, a febbraio, altra gara piena di polemiche. Dopo il vantaggio di Leao, il pareggio dell’Udinese arriva per merito di Udogie, che però tocca il pallone con la mano in occasione del gol. Pioli e Maldini si lamentano pesantemente per il mancato intervento del Var ad annullare la rete irregolare e l’episodio andrà ad unirsi ad altri nei quali il Milan lo scorso anno si è sentito penalizzato.

Spirito vincente

In uno stadio esaurito, che vorrà celebrare la prima volta a San Siro dei campioni d’Italia, anche questi ricordi, queste polemiche saranno uno stimolo ulteriore per cercare di risolvere favorevolmente la pratica Udinese. Ieri la squadra si è allenata a San Siro, per ritrovare confidenza con il terreno di gioco che domani ospiterà il match. Ma per Pioli non ci sono state soltanto sensazioni positive da parte di una squadra che spesso sembra giocare a memoria, tanto ha assorbito gli insegnamenti del suo tecnico. Perché Olivier Giroud, il capocannoniere rossonero dello scorso campionato, certamente uno dei più decisivi nella vittoria dello scudetto, si è allenato ancora a parte. Le speranze sono ridotte al lumicino, anche perché il problema del francese è muscolare e non si possono correre rischi in un periodo così delicato. Nel quale, peraltro, non è che fiocchino le alternative. Origi, arrivato a parametro zero, si è finalmente unito al gruppo, ma non si può dimenticare che il belga, la scorsa stagione, è sceso in campo per poco più di 500 minuti complessivi, che non gioca una gara ufficiale dal 17 maggio (in realtà appena 25 minuti di utilizzo) e che per trovare una sua ultima partita da titolare bisogna andare addirittura al marzo di quest’anno. Quanto possa essere affidabile, per di più avendo dovuto lavorare a parte per più di un mese, essendo reduce anche da un infortunio, è chiaramente difficile da sapere. Ma se si aggiunge anche il fatto che è un giocatore nuovo, che deve adattarsi agli schemi e che si è allenato con i compagni una manciata di volte, sarebbe davvero strano vederlo partire titolare.

Tocca a Rebic

Ecco perché a 24 ore dall’esordio in campionato, salgono le quotazioni di Ante Rebic. Un po’ ci ha messo del suo, il croato, presentandosi al via della stagione molto più motivato e deciso rispetto a un anno fa, tanto da aver realizzato tre reti e uno splendido assist di tacco nelle amichevoli. Un po’ è sicuramente più adatto di Leao a giocare come punta centrale. Tutto questo lo rendono il favorito nel raccogliere il ruolo di centravanti e giocare titolare, domani, contro l’Udinese.

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