Rebic, Origi, Giroud: Milan, è il triangolo di Pioli

Il croato probabile titolare a Verona, il belga si scalda per Monza e il francese è fondamentale in Champions League
Rebic, Origi, Giroud: Milan, è il triangolo di Pioli

MILANO - Tredici gare su tredici, undici presenze consecutive da titolare dal 27 agosto ad oggi. Un ruolino di marcia niente male per chi il 30 settembre ha compiuto 36 anni e pochi giorni prima, tanto per non farsi mancare nulla, ha disputato anche due gare dal primo minuto con la Francia. Il tutto, arricchito da 5 gol e 2 assist. Olivier Giroud, l’uomo delle reti scudetto, per cause - anche - di forza maggiore (vedi i problemi fisici di varia natura che hanno colpito Origi e Rebic, oltre Ibrahimovic ovviamente), sta giocando sempre. Stefano Pioli nell’ultimo mese e mezzo non ha mai voluto - e potuto... - rinunciare al centravanti francese. Adesso che Rebic e Origi sono però tornati a disposizione, il tecnico ha la possibilità di ampliare le rotazioni e già domani sera a Verona potrebbe pensare a una mossa a sorpresa, ovvero partire con Rebic, titolare proprio da centravanti nelle prime due gare di campionato, con Udinese (bene, doppietta) e Atalanta (male, sostituito proprio da Giroud dopo 58 minuti). Un progetto che andrà confermato dalla rifinitura di oggi e che potrebbe prevedere anche il lancio dal primo minuto nelle prossime partite di Origi, il tutto finalizzato per preservare Giroud in vista della prima delle due “finali” Champions in programma il 25 ottobre a Zagabria contro la Dinamo (partita che appunto il Milan dovrà vincere, così come quella successiva del 2 novembre contro il Salisburgo a San Siro, per approdare agli ottavi).

Pioli, 150 panchine

Pioli, al di là delle assenze, ha faticato a fare a meno di Giroud. Il francese, dopo 15 mesi di Milan, è ormai inserito alla perfezioni nei meccanismi della squadra. Anche contro il Chelsea ha avuto un paio di occasioni per segnare, seppur non sfruttate a dovere. Errori dovuti probabilmente anche a una logica stanchezza accumulata in queste settimane. Giroud con la maglia rossonera non segna dal 18 settembre nella sconfitta per 1-2 contro il Napoli e, tolta la partita contro la Juventus in cui ha dato il suo contributo nell'azione dell'1-0 di Tomori, è apparso in calo nelle partite dopo la sosta. Per questo motivo Pioli sta studiando un percorso per riportarlo al top e non è da escludere un "ballo delle punte" nelle prossime tre partite: Rebic titolare al Bentedogi, Origi sabato 22 ottobre al Meazza contro il Monza e Giroud contro la Dinamo Zagabria. Come detto, il tecnico rossonero ha rinunciato a fatica all'ex Chelsea e dunque già oggi nella rifinitura potrebbe scegliere di puntare di nuovo su di lui, ma l'opzione Rebic è viva. Per il resto Pioli - che a Verona raggiungerà le 150 panchine al Milan e che ieri ha rilasciato una lunga intervista al sito della Lega Serie A per festeggiare i tre anni in rossonero tagliati il 9 ottobre («il bilancio in questo campionato sarebbe stato molto positivo se non avessimo perso contro il Napoli, partita in cui meritavamo altro») - dovrebbe confermare difesa e centrocampo delle ultime gare con Messias e Brahim Diaz favoriti su Krunic e Pobega per affiancare Leao sulla linea dei trequartisti. Per Maignan ieri ancora lavoro personalizzato, il portiere come previsto tornerà col Monza come De Ketelaere; Kjaer con la Dinamo.

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