A tutto Pioli: la 'strana' regola ai giocatori, la Juve e Platini. E su Conte...

Il pensiero del tecnico del Milan su tanti argomenti: dal Mondiale agli allenatori che segue, dal ricordo di Astori alla corsa scudetto

"Giroud è in un momento psicofisico ottimale, ha affrontato questo Mondiale in grande forma. Sono contento per lui e per Theo Hernandez. Mi sono bastate un paio di videochiamate prima che arrivasse per capire l'uomo, poi è un grande giocatore. Lavora per la squadra, fa gol. Ero convinto che il club avesse preso un grande giocatore. Un bellissimo ragazzo. Motivato, sereno. Raccoglie tutte le caratteristiche di un leader. Meglio che torni prima o vinca? Sempre meglio allenare giocatori felici e motivati. Kjaer è tornato deluso, per esempio". Lo ha dichiarato Stefano Pioli a Sky Calcio Club. Il tecnico del Milan ha parlato un po' di tutto: dal Mondiale a Platini, dal ricordo di Astori agli allenatori che segue, dalla regola data ai giocatori per Qatar2022 a Ibrahimovic e i maxi recuperi.

Pioli, Leao e la regola ai giocatori per il Mondiale

L'allenatore rossonero ha svelato: "Ho dato una regola ai giocatori al Mondiale, possono stare tranquilli ma hanno l'obbligo di chiamarmi alla fine di ogni partita, così da raccontarmi come stanno. Leao gioca poco nel Portogallo? Difficile giudicare, hanno una rosa di qualità altissima. Se vedi Leao in allenamento capisci subito il suo incredibile potenziale. Nel tempo ha dovuto svilupparsi e capire come giocare. Il rinnovo? Due cose sono sicure: che lui sta bene con noi, e che la proprietà e Rafa stanno parlando. Aspettiamo buone notizie".

Pioli, le parole su Platini, sul Napoli e sulla Juventus

Su Platini: "Platini lo allenavo in allenamento, si divertiva a giocare contro di me perché, minimo, mi faceva un tunnel ogni volta. Era un campione. In quella Juve ho vissuto un ambiente veramente alto. Campioni veri, dentro e fuori". Sul Napoli e sulla Juventus: "Il Napoli ha qualità in tutti i giocatori in campo e ha un grande allenatore. Se ce lo aspettavamo a inizio anno? Non pensavamo viste le perdite sul mercato, poi ha vinto giocando benissimo. Sono convinto che il campionato sia molto lungo, in tante possono fare ancora un filotto, noi compresi. Juve? Ero stupito dell'inizio di stagione, non di quanto stiano facendo bene ora. Il livello è tra le prime del campionato. Penso che il livello del campionato italiano si stia alzando".

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Pioli e il ricordo di Astori

Poi, il ricordo di Davide Astori: "Quello che è capitato a Davide ci ha toccato nel profondo. Purtroppo è una situazione che mi ha permesso di crescere, di migliorare. Dopo la sua perdita, nella gestione della squadra ho scoperto situazioni nuove. Che mi hanno aiutato a comprendere, osservare e stare ancora più vicino ai miei giocatori. Il colpo è stato tremendo. Quando ci siamo ritrovati due giorni dopo, mi sono sentito di avvicinarmi tanto a loro. Con ognuno ho cercato di capire e aiutarlo a superare un momento difficile, e loro hanno aiutato me".

Pioli e gli altri tecnici: "Conte tra i più duri"

Sugli altri allenatori: "Guardo tutti gli allenatori". Pioli si è soffermato su Guardiola, Nagelsmann e Klopp: "Ognuno ha una caratteristica fondamentale; se vuoi guardare la verticalità, allora guardi Klopp. Quello più moderno, dove noi stiamo cercando di andare, per la lettura degli spazi, che non è quale giocatore deve andare ma quale spazio deve occupare, allora guardi Guardiola. E così via. Ho detto a Guardiola che viene sempre elogiato per il gioco offensivo, ma secondo me è il migliore a recuperare il pallone". Poi, ha aggiunto: "Avversari e tecnici più duri? La squadra più rognosa è il Porto di Conceição, una fatica tremenda. Un altro è Conte, sempre difficile. Contro il Tottenham in Champions? Ce la giocheremo. Obiettivo Champions? Credo che dobbiamo vincere qualcosa, siamo in corsa su tre fronti, ma dopo aver vinto lo scudetto serve alzare sempre il livello".

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Pioli, la Spagna e i maxi recuperi

Sul Mondiale e la Spagna: "Penso sia un torneo di individualità quello del 2022. Il motivo penso sia semplice, prima si stava cinquanta giorni insieme, oggi sono partiti dopo una settimana. Per un allenatore è difficile dare un'identità precisa e completa. Anche se Luis Enrique ci è riuscito, la Spagna gioca il miglior calcio. A livello tecnico-tattico non ci sono state grosse sorprese". Sui maxi recuperi di Qtar2022: "Faccio fatica a capire perché non si arrivi al tempo effettivo. La motivazione di Collina è giusta. Ampliare così tanto i minuti di recupero? Ma di quei dodici quanto si gioca? Due tempi da trenta minuti si potrebbero fare. Quando la palla va fuori, ci sono infortuni o altro, allora interrompi il cronometro. In Italia si perde troppo tempo a parlare o a spiegare, in Europa non succede".

Pioli su De Ketelaere e Ibrahimovic

Infine, su De Ketelaere e Ibrahimovic: "De Ketelaere? Serve tempo. E' un centrocampista che deve svariare. Lui e gli altri, Vranckx, Thiaw, sono arrivati da pochissimo. Stiamo facendo dei bilanci troppo limitati. Un ragazzo così giovane che arriva da un posto completamente diverso, è normale che debba avere tempo. Ci siamo anche allenati poco. Il suo ruolo? Un centrocampista che deve svariare. Gli do libertà, poi senza palla un compito deve averlo. Ibrahimovic? Il suo esempio e la sua determinazione, la sua mentalità e la sua capacità di preparazione di ogni allenamento, tutto questo ha sicuramente alzato il livello della squadra. Poi sono stati bravi i suoi compagni a seguirlo e a crescere. Ma anche Kjaer, Giroud, Maignan. Abbiamo quattro-cinque giocatori leader che mi aiutano tantissimo. A fine dicembre o gennaio lavorerà sul campo". 

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"Giroud è in un momento psicofisico ottimale, ha affrontato questo Mondiale in grande forma. Sono contento per lui e per Theo Hernandez. Mi sono bastate un paio di videochiamate prima che arrivasse per capire l'uomo, poi è un grande giocatore. Lavora per la squadra, fa gol. Ero convinto che il club avesse preso un grande giocatore. Un bellissimo ragazzo. Motivato, sereno. Raccoglie tutte le caratteristiche di un leader. Meglio che torni prima o vinca? Sempre meglio allenare giocatori felici e motivati. Kjaer è tornato deluso, per esempio". Lo ha dichiarato Stefano Pioli a Sky Calcio Club. Il tecnico del Milan ha parlato un po' di tutto: dal Mondiale a Platini, dal ricordo di Astori agli allenatori che segue, dalla regola data ai giocatori per Qatar2022 a Ibrahimovic e i maxi recuperi.

Pioli, Leao e la regola ai giocatori per il Mondiale

L'allenatore rossonero ha svelato: "Ho dato una regola ai giocatori al Mondiale, possono stare tranquilli ma hanno l'obbligo di chiamarmi alla fine di ogni partita, così da raccontarmi come stanno. Leao gioca poco nel Portogallo? Difficile giudicare, hanno una rosa di qualità altissima. Se vedi Leao in allenamento capisci subito il suo incredibile potenziale. Nel tempo ha dovuto svilupparsi e capire come giocare. Il rinnovo? Due cose sono sicure: che lui sta bene con noi, e che la proprietà e Rafa stanno parlando. Aspettiamo buone notizie".

Pioli, le parole su Platini, sul Napoli e sulla Juventus

Su Platini: "Platini lo allenavo in allenamento, si divertiva a giocare contro di me perché, minimo, mi faceva un tunnel ogni volta. Era un campione. In quella Juve ho vissuto un ambiente veramente alto. Campioni veri, dentro e fuori". Sul Napoli e sulla Juventus: "Il Napoli ha qualità in tutti i giocatori in campo e ha un grande allenatore. Se ce lo aspettavamo a inizio anno? Non pensavamo viste le perdite sul mercato, poi ha vinto giocando benissimo. Sono convinto che il campionato sia molto lungo, in tante possono fare ancora un filotto, noi compresi. Juve? Ero stupito dell'inizio di stagione, non di quanto stiano facendo bene ora. Il livello è tra le prime del campionato. Penso che il livello del campionato italiano si stia alzando".

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