Milan, Pioli, il Torino 'bestia nera', gli infortunati, Theo e Thiaw
"Torino bestia nera? È una squadra fastidiosa, mette in difficoltà pressando a tutto campo. Noi dobbiamo muoverci molto e bene, per questo dobbiamo fare qualcosa di diverso rispetto alle ultime due partite. Ma vedere l'atteggiamento e l'impegno dei giocatori negli allenamenti mi fa essere positivo. Loro non ci aspetteranno chiusi chiusi, provano a sporcare il palleggio sin dall'inizio. Abbiamo rivisto le partite. Ci saranno tanti duelli e tante seconde palle, quindi servirà tanta organizzazione e tanta voglia di andare a recuperare la palla. La pressione deve essere più forte ed è quello che abbiamo preparato. Noi vogliamo proporre un calcio offensivo, di recupero palla immediato e di pressione. Quelli vogliamo essere e quelli dobbiamo essere. Gli infortunati? La guarigione di Maignan procede bene, ha ripreso a lavorare sul campo anche se non con la squadra; la cicatrice sta funzionando bene. Non so quando tornerà. Bennacer e Tomori me li danno per lavorare col gruppo da domenica, quindi spero siano disponibili in Champions. Theo Hernandez? Vale un po' il discorso di Leao. È tornato dal Mondiale e non volevo farlo giocare a Salerno, ma ha dovuto giocare. Ha avuto un calo fisiologico, ma sta bene e ha voglia di dimostrare il proprio valore. Con il nuovo modulo Theo ha la forza e la qualità per farlo, mentre Leao o Rebic sono liberi di svariare. Il mancato arrivo di un portiere? La scelta è stata mia e dell'area tecnica. Abbiamo fiducia in Tatarusanu e pensiamo che Maignan potrebbe tornare presto Thiaw? È in crescita e faccio affidamento su di lui, è un giocatore forte".
Pioli e il calo del Milan
"Ogni partita ha una preparazione diversa, quindi domani avremo posizioni diverse. Nel derby avevamo accettato di stare un po' più bassi, ma è mancata la pressione forte sul possessore di palla avversario e il nostro possesso. Primo tempo negativo, meglio nella ripresa. Io sto molto concentrato e molto motivato, so con chi ho a che fare e rimango molto positivo. Non è mai mancata la fiducia in me stesso e nei miei giocatori. Siamo partiti per vincere il campionato e non ci riusciremo, da domani ne comincia un altro per entrare nelle prime quattro. Abbiamo sbagliato una cosa: pensare troppo alla prossima. Il campionato non finisce domani. Abbiamo avuto in campo percezioni diverse rispetto a quando, in allenamento, funzionavano molto bene. Le critiche non mi offendono, ci stanno tutte. Poi so io quel che devo fare, ho giocatori forte, reattivi e consapevoli".