Giorgio Furlani non esclude altre cessioni eccellenti nelle prossime sessioni di mercato dopo quella di Sandro Tonali al Newcastle la scorsa estate: «Non lo so, vediamo», ha risposto l’ad del Milan alla domanda su possibili altre rinunce pesanti, ricevuta durane il forum ‘La nuova sfida del calcio: combinazioni di performance sportiva e finanziaria’, organizzato dallo studio legale internazionale Dla Piper a San Siro. Un’incursione di calciomercato in due ore di dibattiti su tematiche economiche. Il dirigente rossonero ha difeso con forza il Decreto Crescita oggetto di trattative per il possibile innalzamento della soglia minima di ingaggio lordo oltre la quale si applicano i benefici fiscali: attualmente fissata a un milione potrebbe essere innalzata a 2-3 milioni oppure ancora più su a 15 milioni. «L’abolizione del Decreto Crescita sarebbe la distruzione del calcio italiano».
Claudio Lotito, in video-collegamento dal Senato, fa una proposta per cambiare la norma gradualmente: «Sarebbe giusto cadenzare la modifica. Non solo salvare i contratti in essere, ma fissare un termine in modo da non cristallizzare la situazione esistente. Penso al 2028». È una trattativa alla quale sta lavorando anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi, che ha lanciato una proposta interessante per contrastare lo strapotere economico della Premier League: «Auspico una collaborazione della Serie A con Liga, Bundesliga e Ligue 1 su questioni commerciali e di armonizzazione del calendario. E l’area del professionismo italiano deve articolarsi in modo più efficiente: 100 squadre sono troppe. Questo è un pezzo della qualità del prodotto».