Milan, emergenza in difesa anche con il Sassuolo: le due strade di Pioli

Per la sfida con i neroverdi il tecnico rossonero ha due possibilità. Prima ipotesi: linea a 4 “naturale”, con Simic e Kjaer. Seconda ipotesi: Theo proposto di nuovo centrale

MILANO - Il Milan ha ripreso ad allenarsi ieri pomeriggio a Milanello, una volta conclusi i giorni liberi concessi da Pioli per il Natale. Dopo il pranzo obbligatorio, la squadra ha iniziato la preparazione alla partita di sabato contro il Sassuolo con il solito dilemma delle ultime settimane: con quale conformazione difensiva scenderà in campo il Milan nell’ennesima partita delicata della stagione? Il rientro in gruppo di Marco Pellegrino è utile solo per avere una soluzione a partita in corso, visto che l’argentino ha visto interrompersi il suo percorso di formazione a causa dell’infortunio alla caviglia patito nella partita con il Napoli, dove si fratturò una caviglia a causa di una buca nel terreno del Maradona. Pioli ha davanti a sé due strade in base agli uomini che ha a disposizione. La prima è quella di una difesa a quattro con tutti gli elementi nelle loro posizioni originali, il che andrebbe a comprendere Davide Calabria a destra, Theo Hernandez a sinistra e la coppia di centrali formata da Simon Kjaer (che si è completamente ristabilito dalla pallonata in faccia patita contro la Salernitana) e da Jan-Carlo Simic, che potrebbe così ambire alla sua prima maglia da titolare dopo l’exploit contro il Monza, quando ha segnato anche il gol del momentaneo 2-0 al suo primo tiro in porta in Serie A. Poi c’è la seconda opzione, quella che andrebbe a prevedere l’inserimento di Alessandro Florenzi a sinistra e il ritorno di Theo Hernandez al centro della difesa, sempre con Kjaer come difensore di destra e Calabria terzino al suo fianco.

La situazione

Saranno i prossimi allenamenti a dirci che tipo di direzione tecnico-tattica prenderà Pioli nell’ultima partita dell’anno solare, con il Milan che ha l’obbligo di vincere per non rovinare il Capodanno alla piazza e per tornare a respirare in classifica dopo il pareggio di Salerno del turno prenatalizio. Non è un momento facile per la difesa rossonera, messa sotto la lente d’ingrandimento per le troppe occasioni concesse agli avversari e per quella spaccatura in due blocchi da cinque giocatori che, sempre più spesso, si nota a occhio nudo nel corso di diverse fasi delle partite. Sarà dunque necessario un maggior bilanciamento in campo, con tutta la squadra coinvolta nella fase di non possesso, il che metterebbe meno sotto pressione i difensori puri e Mike Maignan che, al netto della papera contro la Salernitana, ha spesso e volentieri tolto le castagne dal fuoco ai compagni con parate determinanti. Praticamente impossibile pensare a una riproposizione, da parte di Pioli, della difesa a tre come successo con il Monza, a meno che l’allenatore non voglia adattare come centrale Rade Krunic, esperimento provato nelle passate settimane così come Pobega braccetto di sinistra ma che, contro il Dortmund, ha meramente fallito.

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