"Gabbia aiuterà così Milan e Pioli: retroscena sul ruolo, pregi e difetti"

L’ex dirigente Filippo Galli è entusiasta del ritorno alla base del difensore dal Villarreal: "Giocare in Liga lo ha migliorato"
"Gabbia aiuterà così Milan e Pioli: retroscena sul ruolo, pregi e difetti"© www.imagephotoagency.it

MILANO - Matteo Gabbia è sempre più vicino al ritorno in rossonero. Il club punta a far tornare il giocatore (in prestito al Villarreal) il prima possibile. Mancano solo i dettagli burocratici, ma l'obiettivo sarebbe quello di averlo già a disposizione per la gara di Coppa Italia del 2 gennaio contro il Cagliari e per questo si sta cercando di affrettare i tempi. Di Gabbia abbiamo parlato con Filippo Galli, per anni al vertice del settore giovanile del Milan.

Galli, il ritorno di Matteo Gabbia è la mossa giusta per sistemare la difesa del Milan?

«Chiaramente con il suo ritorno si bypassa quel periodo di assestamento e di conoscenza dell’ambiente che servono a un giocatore, visto che Gabbia al Milan ci è cresciuto e ha già vissuto l’ambiente della prima squadra, quindi conosce tutto: giocatori, staff e sopratutto il gioco di Pioli. Dopodiché sappiamo che è sempre più semplice entrare in un contesto in cui le cose vanno bene, ma sono sicuro che Gabbia sarà un elemento che potrà dare il suo contributo».

Aiuterà anche il ‘milanismo’ di Gabbia, il suo essere cresciuto con il rossonero cucito addosso, in un momento di difficoltà della squadra?

«È indubbio che il legame può giocare a favore del Milan, proprio perché Matteo è un prodotto del settore giovanile. È nato centrocampista, poi è stato spostato a giocare come centrale per le sue capacità di costruzione dal basso, caratteristica che veniva apprezzata nei giocatori già allora. Dal punto di vista tecnico, Gabbia ha sicuramente buone qualità. Dal punto di vista difensivo, il suo punto più vulnerabile potrebbe essere quello di non avere una grande velocità, però compensa con una grande capacità di lettura delle situazioni di gioco: questo può tornare utile al Milan».

Tornerà migliorato dall’esperienza che ha fatto in Liga al Villarreal?

«Fare esperienze al di fuori del contesto italiano credo faccia sempre bene, perché è un momento di crescita personale per un giocatore. Ora che è sul punto di tornare al Milan gli auguro di fare bene, è un ragazzo con la testa sulle spalle, posato, professionale».

Ma è giusto interrompere prima l’esperienza per rientrare a metà stagione?

«Beh, penso che se alla fine ci sarà il ritorno è perché tutte le parti sono felici».

© RIPRODUZIONE RISERVATA



Gabbia ha delle caratteristiche diverse rispetto a quelle degli altri centrali che compongono il reparto offensivo rossonero?

«Non saprei, quello che posso dire che è un giocatore che sa leggere benissimo il gioco e questo compensa alcune altre piccole lacune che ha, come la velocità».

Ha un ricordo che la lega particolarmente a Gabbia?

«Devo dire che ci messaggiamo ancora con una certa continuità e mi piace ricordare il fatto che quando ancora giocava nel settore giovanile e decidemmo di spostarlo, dal suo ruolo di centrocampista a quello di centrale di difesa, lui non era molto convinto del suo arretramento in campo. Però credo che alla fine lui ne abbia compreso l’importanza e che ne abbia anche beneficiato».

Ultima domanda: dove vede il Milan a fine stagione?

«Mi auguro che il Milan possa arrivare tra le prime quattro in classifica, che alla fine è l’obiettivo dichiarato del club e pure del tecnico, Stefano Pioli».

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MILANO - Matteo Gabbia è sempre più vicino al ritorno in rossonero. Il club punta a far tornare il giocatore (in prestito al Villarreal) il prima possibile. Mancano solo i dettagli burocratici, ma l'obiettivo sarebbe quello di averlo già a disposizione per la gara di Coppa Italia del 2 gennaio contro il Cagliari e per questo si sta cercando di affrettare i tempi. Di Gabbia abbiamo parlato con Filippo Galli, per anni al vertice del settore giovanile del Milan.

Galli, il ritorno di Matteo Gabbia è la mossa giusta per sistemare la difesa del Milan?

«Chiaramente con il suo ritorno si bypassa quel periodo di assestamento e di conoscenza dell’ambiente che servono a un giocatore, visto che Gabbia al Milan ci è cresciuto e ha già vissuto l’ambiente della prima squadra, quindi conosce tutto: giocatori, staff e sopratutto il gioco di Pioli. Dopodiché sappiamo che è sempre più semplice entrare in un contesto in cui le cose vanno bene, ma sono sicuro che Gabbia sarà un elemento che potrà dare il suo contributo».

Aiuterà anche il ‘milanismo’ di Gabbia, il suo essere cresciuto con il rossonero cucito addosso, in un momento di difficoltà della squadra?

«È indubbio che il legame può giocare a favore del Milan, proprio perché Matteo è un prodotto del settore giovanile. È nato centrocampista, poi è stato spostato a giocare come centrale per le sue capacità di costruzione dal basso, caratteristica che veniva apprezzata nei giocatori già allora. Dal punto di vista tecnico, Gabbia ha sicuramente buone qualità. Dal punto di vista difensivo, il suo punto più vulnerabile potrebbe essere quello di non avere una grande velocità, però compensa con una grande capacità di lettura delle situazioni di gioco: questo può tornare utile al Milan».

Tornerà migliorato dall’esperienza che ha fatto in Liga al Villarreal?

«Fare esperienze al di fuori del contesto italiano credo faccia sempre bene, perché è un momento di crescita personale per un giocatore. Ora che è sul punto di tornare al Milan gli auguro di fare bene, è un ragazzo con la testa sulle spalle, posato, professionale».

Ma è giusto interrompere prima l’esperienza per rientrare a metà stagione?

«Beh, penso che se alla fine ci sarà il ritorno è perché tutte le parti sono felici».

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