Milan seguirà l’esempio di Juve e Atalanta: progetto giovani, nasce l’Under 23

L’obiettivo del club rossonero è quello di far crescere i ragazzi del vivaio, senza perderli di vista, in un torneo competitivo come la Serie C

MILANO - A fari spenti, il Milan lavora alla realizzazione della sua squadra Under 23. E il processo organizzativo è già avviato da tempo, con il club di via Aldo Rossi fortemente intenzionato ad avere una seconda squadra da iscrivere al prossimo campionato di Serie C per costruirsi in casa i giocatori del domani della prima squadra. L’esempio della Juventus Next Gen è lampante così come quello dell’Atalanta, che con la sua Under 23 sta offrendo un campionato di tutto rispetto nel girone A della terza serie italiana, assestandosi al quarto posto con 37 punti conquistati. Il presente è questo, anche perché non esistono più quelle società satellite che - in A, B o C - facciano giocare i giovani delle grandi squadre con costanza, senza poterne poi avere un importante tornaconto economico dietro.

Il laboratorio per Camarda

E allora, per far sì che i diversi giocatori che si sono affacciati in prima squadra in questa stagione non vadano dispersi, ecco che il Milan ha la ferma intenzione di inserire nel suo compartimento sportivo l’Under 23, da far giocare, appunto, in Serie C. Sarebbe il laboratorio ideale affinché un talento cristallino come Francesco Camarda, che tra meno di due mesi compirà 16 anni e potrà firmare il suo primo contratto - triennale - da professionista, possa intraprendere un cammino come quello di Matias Soulé o Kenan Yildiz della Juve, diventati giocatori rimanendo a casa base e senza dover peregrinare in qualche società di provincia con il rischio di finire in panchina. E nella Juventus ci sono tantissimi altri esempi simili, da Fagioli, Miretti e Iling jr, passando per i vari Nicolussi Caviglia, Huijsen e Barrenechea.

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I talenti del Milan

L’elenco, invece, dei giocatori che il Milan potrebbe far sviluppare comprende nomi che il pubblico ha già potuto vedere dal vivo in quest'annata: si va da Jan-Carlo Simic a Davide Bartesaghi (vicino al prestito al Frosinone), da Alex Jimenez - che il Milan proverà a riscattare a meno dei 5 milioni previsti dal prestito estivo con il Real Madrid - a Kevin Zeroli, passando per Chaka Traoré e altri ragazzi come Bakoune, Nsiala-Makengo, Stalmach, Sia e il già citato Camarda. Il cammino sarebbe più omogeneo e il fatto che l’Under 23 potrebbe prendere il posto della Primavera a Milanello, renderebbe ancora più organico il percorso di sviluppo rispetto a quanto lo sia ora con l’Under 19.

Panchina ad Abate?

D’altronde a Carnago è stata costruita una palazzina all’avanguardia che ospita le attività della formazione allenata attualmente da Ignazio Abate - che potrebbe essere la guida dell’Under 23 - con il possibile spostamento proprio della Primavera al “Vismara” per questione di spazi, anche se la nuova struttura potrebbe contenere entrambe le formazioni. Si vedrà. La società milanista, con i dirigenti dell’area tecnica e il nuovo responsabile del vivaio, Vincenzo Vergine, approfondirà ulteriormente il discorso nei prossimi mesi, quando si capirà anche se andrà in porto la riforma dei campionati che vuole portare avanti il presidente della Figc Gabriele Gravina, che punta a una riduzione degli organici nei campionati professionistici. Se ci sarà lo spazio, il Milan coglierà al volo la possibilità di iscrivere la sua Under 23 in Serie C. In questo senso si studia ovviamente anche il possibile campo di gioco, con Sesto San Giovanni, San Giuliano Milanese e Busto Arsizio nella lista degli stadi opzionabili. Il piano è in fase di sviluppo, con tutte le variazioni del caso, ma con un’idea ormai chiara: il Milan vuole la sua Under 23 come territorio di sviluppo e il fatto che l’Inter si sia per il momento chiamata fuori da questa ipotesi, non fa altro che mettere ulteriormente in pole i rossoneri per un progetto, ormai, non più rimandabile.

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MILANO - A fari spenti, il Milan lavora alla realizzazione della sua squadra Under 23. E il processo organizzativo è già avviato da tempo, con il club di via Aldo Rossi fortemente intenzionato ad avere una seconda squadra da iscrivere al prossimo campionato di Serie C per costruirsi in casa i giocatori del domani della prima squadra. L’esempio della Juventus Next Gen è lampante così come quello dell’Atalanta, che con la sua Under 23 sta offrendo un campionato di tutto rispetto nel girone A della terza serie italiana, assestandosi al quarto posto con 37 punti conquistati. Il presente è questo, anche perché non esistono più quelle società satellite che - in A, B o C - facciano giocare i giovani delle grandi squadre con costanza, senza poterne poi avere un importante tornaconto economico dietro.

Il laboratorio per Camarda

E allora, per far sì che i diversi giocatori che si sono affacciati in prima squadra in questa stagione non vadano dispersi, ecco che il Milan ha la ferma intenzione di inserire nel suo compartimento sportivo l’Under 23, da far giocare, appunto, in Serie C. Sarebbe il laboratorio ideale affinché un talento cristallino come Francesco Camarda, che tra meno di due mesi compirà 16 anni e potrà firmare il suo primo contratto - triennale - da professionista, possa intraprendere un cammino come quello di Matias Soulé o Kenan Yildiz della Juve, diventati giocatori rimanendo a casa base e senza dover peregrinare in qualche società di provincia con il rischio di finire in panchina. E nella Juventus ci sono tantissimi altri esempi simili, da Fagioli, Miretti e Iling jr, passando per i vari Nicolussi Caviglia, Huijsen e Barrenechea.

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