E se sul rendimento di Mike Maignan stesse pesando la trattativa per il rinnovo di contratto? Il quesito viene spontaneo, ma la sensazione è che il portiere francese sia un professionista di tale livello che le incertezze commesse non siano riconducibili alle discussioni fra il suo entourage e la società per prolungare e migliorare l’accordo in scadenza nel giugno 2026 con un ingaggio di poco inferiore ai 3 milioni netti.
Il nodo stipendio
Detto ciò, il tema rinnovo non è secondario, soprattutto dopo che il Milan la scorsa estate ha deciso di ritoccare nettamente verso l’alto lo stipendio di Rafa Leao portandolo da 1.5 milioni a 7, facendo diventare il portoghese il giocatore di gran lunga più pagato della rosa rossonera (lo segue a quota 4 milioni un gruppetto di calciatori fra cui Theo Hernandez, Bennacer e Pulisic). Maignan, portiere titolare della Nazionale francese, sulla carta la grande favorita per la vittoria del prossimo Europeo, dal suo punto di vista si sente logicamente un top player a livello mondiale, dunque per legarsi ancora al club rossonero pretende un trattamento simile a Leao.
I primi discorsi fra le parti sono iniziati in estate, all’indomani del licenziamento di Maldini. Maignan era stato fra i primi giocatori contattati da Furlani, con l’ad che aveva esposto alla sua agenzia i progetti e le linee guida a livello economico del nuovo corso. Chiaramente il Milan considera il portiere un punto di forza e non vuole assolutamente correre il rischio di arrivare all’estate 2025 senza rinnovo.