"Faccio quello che amo e che mi piace"
Pioli continua: "Faccio quello che amo, quello che mi piace, allenare è la mia passione. Quando hai un ruolo di tanta responsabilità hai pressioni, aspettative, critiche, complimenti, ma è così tanto il piacere di lavorare tutti i giorni con i miei giocatori che le altre cose arrivano in maniera inferiore rispetto al lavorare con i giocatori. Tanto tutto perfetto non può essere, per me conta molto il lavorare. Ho sempre avuto la fortuna di allenare un gruppo di persone speciali, prima che giocatori speciali, e questo mi gratifica tanto e mi fa stare bene... fino alla domenica. Tutti sappiamo cosa significa allenare il Milan, le emozioni che provo sono veramente profonde".
Pioli e il pensiero per Pippo Inzaghi
Su Camarda Pioli non vuole paragoni: "Non amo tanto i confronti perché ogni giocatore ha le sue caratteristiche, poi ora è troppo presto per lui. Sta facendo un percorso giusto, con gli atteggiamenti giusti, facciamolo crescere. Gli abbiamo fatto fare qualcosa di extra, di eccezionale, ma perché c'era una situazione particolare... È giusto che faccia il suo percorso. Sicuro che abbia le qualità per essere un domani il centravanti del Milan". Poi sull'esonero di Pippo Inzaghi chiosa: "Gli auguro il meglio e lo rincuoro: a tutti capita o a quasi tutti. Io ho approfittato dei miei esoneri, non subito, perché immediatamente c'è un po' di delusione... Li ho sfruttati un po' più in là col tempo per cercare di capire in cosa migliorare. Gli esoneri non significano che tu per forza non hai fatto un buon lavoro".