Milan, +8 rispetto a un anno fa. Così Pioli ha risposto a Cardinale

La vittoria sulla Lazio che ha chiuso in 8 il burrascoso incontro con i rossoneri consolida il loro terzo posto. È la replica più efficace che il tecnico potesse fare alle parole del patron ("Non siamo soddisfatti, cambieranno molte cose").
Milan, +8 rispetto a un anno fa. Così Pioli ha risposto a Cardinale© ANSA

Il quinto gol stagionale di Noah Okafor, che alla Lazio aveva segnato pure all'andata (e anche a Udine aveva fruttato 3 punti in extremis), ha permesso al Milan di vincere la burrascosa partita dell'Olimpico. I biancocelesti hanno chiuso con otto giocatori in campo, fra polemiche furibonde, un accenno di rissa, il durissimo attacco post partita di Lotito e Di Bello sotto accusa per una direzione di gara che definire disastrosa è un eufemismo. Grazie a questo successo, i rossoneri consolidano il terzo posto, si portano a una lunghezza dalla Juve, aspettando la gara del Maradona fra il Napoli e i bianconeri. Inoltre, contano 8 punti sul Bologna, quarto in classifica che a Bergamo spareggerà per la Champions con l'Atalanta. Dopo 27 giornate, il Milan vanta 8 punti in più rispetto a un anno fa, quand'era quarto in classifica a quota 48, mentre la Lazio, che nella stagione 2022/2023, lasciatasi alle spalle la ventisettesima partita aveva 52 punti ed era terza, oggi è nona e di punti ne ha 40.

La risposta di Pioli a Cardinale

Tutto questo per dire che Pioli, grazie alla compattezza della sua squadra e al guizzo di Okafor, ha risposto nel modo migliore alle parole londinesi di Gerry Cardinale. "Non siamo soddisfatti, cambieranno molte cose", aveva affermato il Signor RedBird, promuovendo Ibrahimovic suo plenipotenziario a Casa Milan ("Zlatan è il mio delegato a Milano giorno per giorno. Ci sentiamo più volte al giorno. E ha l'autorità di essere la mia voce con i giocatori, con lo staff, con tutti a Casa Milan. Questo è molto importante. E ciò che è davvero importante è che ha una grande credibilità"). Il tackle scivolato di Cardinale poteva risultare improvvido, oltre che ingeneroso, nei confronti di Pioli il quale ha incassato con signorilità le dichiarazioni del patron anche dopo la vittoria sulla Lazio, parlando del diritto-dovere della proprietà di intervenire e di giudicare il lavoro di tecnico e squadra. Un fatto è certo: in quasi quattro anni e mezzo, il lavoro di Pioli è stato così proficuo e così brillante da firmare il diciannovesimo scudetto, la prima semifinale Champions dopo sedici anni mentre, adesso, è in linea di volo con il principale obiettivo fissato dalla società a inizio stagione: qualificarsi alla prossima Champions League. Molte cose cambieranno sicuramente in futuro, ha avvertito Cardinale. Sommesso consiglio: non cambi l'allenatore.

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