MILANO - Il tribunale dei social - ma non solo... - ha già emesso la sentenza. Come al solito tranciante, senza pensare che dietro a ogni persona ci siano una professionalità e un senso di responsabilità che vanno oltre il semplice tifo, soprattutto per chi, da anni, ha dedicato la propria vita a fatti di importanza ben maggiore del calcio, come la lotta alla mafia.
Chi è Marcello Viola
Ma a volte, essendo personaggi pubblici con cariche che devono garantire il massimo dell'imparzialità, bisognerebbe forse soffermarsi sull'opportunità di esporsi in modo plateale su passioni personali che possono poi ritorcersi contro. Così, da diversi giorni, praticamente da mercoledì, ovvero ventiquattr’ore dopo la perquisizione della Guardia di Finanza nella sede del Milan su indicazione della Procura di Milano che ha aperto un’inchiesta sulla proprietà del club - RedBird o ancora Elliott? - e iscritto nel registro degli indagati l’attuale ad Furlani e il predecessore Gazidis per ostacolo all’attività di vigilanza della Figc, il "responsabile" di tutta questa vicenda è diventato Marcello Viola. Classe 1957, originario di Cammarata (Agrigento), Viola dall’aprile del 2022 è procuratore capo di Milano e la sua grande colpa è quella di essere dichiaratamente tifoso dell’Inter.
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