Gimenez, il padre shock: "Non ho dormito la notte! Il Milan dubitava, Allegri..."

Christian non comprende le parole di Tare: "È raro che un direttore sportivo faccia quelle dichiarazioni"

"Sono state dette molte cose. Poi abbiamo sentito, venerdì, quando Santiago ha giocato da titolare, le dichiarazioni del direttore sportivo del Milan e non capivamo cosa stesse accadendo. Lui era titolare, ma volevano venderlo, la verità è che era tutto molto confuso. È molto raro che un direttore sportivo faccia quelle dichiarazioni". Il padre di Santiago Gimenez, Christian, si è detto sorpreso delle parole del ds Igli Tare, che prima della partita contro il Lecce aveva confermato la trattativa con la Roma per uno scambio con Dovbyk. Alla fine però il centravanti messicano è rimasto al Milan: "L'agente di Santi è sempre stato in contatto il club, che ha avuto la possibilità di fare quello scambio, ma Santi non è mai stato al corrente della situazione. Ci sono stati rumors, ma la realtà è che Gimenez è un giocatore del Milan, ha un contratto, e lunedì mattina tutte le parti si sono incontrate: il presidente, il direttore sportivo e i consiglieri come Ibrahimovic, che ha avuto un ruolo importante, hanno deciso che Santi sarebbe rimasto. Hanno insistito per quello scambio, ma non è mai stato confermato".

Gli ultimi giorni travagliati

Il padre di Gimenez ha vissuto gli ultimi giorni di mercato in modo tutt'altro che tranquillo, in apprensione per il futuro di suo figlio: "Sono stato male, è stata una brutta notte. Non ho dormito, ero sempre aggiornato su quello che succedeva e in costante comunicazione con la società. Dopo aver sentito le parole del direttore sportivo del Milan, è stato difficile. Il mercato si stava chiudendo, quindi dovevo essere consapevole di cosa stava succedendo. È stato tutto molto strano. Non abbiamo avuto il tempo di capire se fosse vero che il club non lo avrebbe preso in considerazione per il campionato. È l'anno del Mondiale e se Santi non avesse avuto la possibilità di lottare per un posto da titolare, sarebbe stato complicato e complesso. Però alla fine, abbiamo preso una buona decisione, siamo felici che Santi sia ancora al Milan. A un certo punto hanno dubitato delle sue capacità perché sia ​​l’allenatore che il direttore sportivo sono nuovi arrivati. Tare e Allegri hanno parlato con Santiago, lo conosceranno lavorando con lui. Tutto mi sembrava strano perché ha giocato da titolare due partite su tre e un'amichevole. Ora c'è un po' di tranquillità con la nazionale, poi tornerà al Milan e vedremo cosa succederà. Credo che tutto questo servirà a tirar fuori la bestia che tiene dentro", ha dichiarato al media messicano ClaroSports.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Milan

Il futuro di Gimenez

"Che succede ora? Dipende da Santi. Ma ho raccontato quello che sta passando. Nel modello sportivo e imprenditoriale del Milan, hanno appena investito 40 milioni di dollari in un giocatore che, dopo quattro mesi, avrebbero voluto prestare. Non mi entra nella testa. Non so se sia successo o meno, ma se ne è parlato in questo modo. Alla fine, tutto dipende da lui. Io so che Santi è in un club che ama e in cui vuole stare, e se non è nel club, la sua vita non è finita. La verità è che è molto felice al Milan. Gli è costato arrivarci, ci ha messo un po' ad arrivarci. Il Milan ti chiede ogni fine settimana. Dieci giocatori sono andati via da giugno a oggi e anche giocatori molto importanti, ma ho grande fiducia che farà una grande stagione", ha detto papà Christian, che ripone grande fiducia nel figlio per come reagirà a quanto successo: "Dobbiamo stare tranquilli. Quello che è successo deve rafforzarlo, deve toccare l’orgoglio di Santi dopo tutto questo. Il Milan è un club importante e ti chiede tanto. Lui ci ha dato tanta tranquillità: ci ha insegnato come comportarci con alla sua età, tenendo calmi i nervi, gestire le emozioni. La carriera del calciatore è breve e credo che abbia molto margine di crescita. Sono rassicurato non solo da ciò che vedo in campo, ma anche da ciò che vedo fuori. Dipenderà tutto da Santi. Alla fine, credo che dipenda da dove vuole andare. È in un club che ama, ma se se ne va, la vita non è finita", ha concluso.

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"Sono state dette molte cose. Poi abbiamo sentito, venerdì, quando Santiago ha giocato da titolare, le dichiarazioni del direttore sportivo del Milan e non capivamo cosa stesse accadendo. Lui era titolare, ma volevano venderlo, la verità è che era tutto molto confuso. È molto raro che un direttore sportivo faccia quelle dichiarazioni". Il padre di Santiago Gimenez, Christian, si è detto sorpreso delle parole del ds Igli Tare, che prima della partita contro il Lecce aveva confermato la trattativa con la Roma per uno scambio con Dovbyk. Alla fine però il centravanti messicano è rimasto al Milan: "L'agente di Santi è sempre stato in contatto il club, che ha avuto la possibilità di fare quello scambio, ma Santi non è mai stato al corrente della situazione. Ci sono stati rumors, ma la realtà è che Gimenez è un giocatore del Milan, ha un contratto, e lunedì mattina tutte le parti si sono incontrate: il presidente, il direttore sportivo e i consiglieri come Ibrahimovic, che ha avuto un ruolo importante, hanno deciso che Santi sarebbe rimasto. Hanno insistito per quello scambio, ma non è mai stato confermato".

Gli ultimi giorni travagliati

Il padre di Gimenez ha vissuto gli ultimi giorni di mercato in modo tutt'altro che tranquillo, in apprensione per il futuro di suo figlio: "Sono stato male, è stata una brutta notte. Non ho dormito, ero sempre aggiornato su quello che succedeva e in costante comunicazione con la società. Dopo aver sentito le parole del direttore sportivo del Milan, è stato difficile. Il mercato si stava chiudendo, quindi dovevo essere consapevole di cosa stava succedendo. È stato tutto molto strano. Non abbiamo avuto il tempo di capire se fosse vero che il club non lo avrebbe preso in considerazione per il campionato. È l'anno del Mondiale e se Santi non avesse avuto la possibilità di lottare per un posto da titolare, sarebbe stato complicato e complesso. Però alla fine, abbiamo preso una buona decisione, siamo felici che Santi sia ancora al Milan. A un certo punto hanno dubitato delle sue capacità perché sia ​​l’allenatore che il direttore sportivo sono nuovi arrivati. Tare e Allegri hanno parlato con Santiago, lo conosceranno lavorando con lui. Tutto mi sembrava strano perché ha giocato da titolare due partite su tre e un'amichevole. Ora c'è un po' di tranquillità con la nazionale, poi tornerà al Milan e vedremo cosa succederà. Credo che tutto questo servirà a tirar fuori la bestia che tiene dentro", ha dichiarato al media messicano ClaroSports.

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