"Allegri avrà la chiave per Leao: il problema è un altro. Milan, lo Scudetto..."

L'intervista esclusiva ad Albertini: "I rossoneri devono ambire sempre al massimo. E Tare sa occuparsi anche dello spogliatoio"

MILANO - Rafa Leao può essere il numero nove del Milan? La risposta nemmeno Demetrio Albertini l’ha ancora trovata. «Rafa non è sicuramente un attaccante da area di rigore, non può nemmeno fare la boa. È un attaccante da falcate lunghe, da contropiede. Sicuramente può essere una valida alternativa, ma dipenderà come si adatterà al ruolo». 

Allegri riuscirà a fare di Rafa un campione? «Max ha gestito tanti campioni, è sempre stato ai vertici in Italia. Ha grande esperienza e troverà la chiave per poter far rendere al meglio Leao». 

Il problema è sempre la testa? «Non è la sua testa, è la sua continuità. Poi se deriva dalla testa o dal fisico non lo so. Io da spettatore dico che Leao non si può mettere in discussione perché è un grandissimo giocatore. Ma per essere un grandissimo campione deve mettere insieme le sue qualità e la continuità».

Leao o no questo Milan può puntare a vincere lo scudetto? «Io sono abituato a pensare sempre in grande, e pensare in grande per il Milan significa giocare per lo scudetto. Il Milan ha la possibilità di giocare una sola volta a settimana, quindi non è che c'è da scegliere, c'è solo quello a cui pensare. È un vantaggio».

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Milan

"20 gol per lo Scudetto"

Cosa manca secondo lei al Milan oggi per essere davvero favorito? «Un giocatore che vada in doppia cifra, che segni 20 gol in campionato. Lo scudetto lo vinci se hai l’attaccante che la butta dentro. Poi se li fa Gimenez o li fa Pulisic va bene lo stesso. Oggi in questo Milan manca oggettivamente quel bomber che faccia quei gol». 
 
Santiago Gimenez può essere ancora il nove che il Milan cerca? «Quando è arrivato le aspettative su di lui erano alte. Non credo che abbia disimparato a giocare, quindi deve riuscire a fare quello per cui è stato preso: i gol». 
 
Alla ripresa del campionato per Albertini gioca Santiago o Rafa? «Adesso Leao deve prendere un po' di ritmo poi, ma non so dove, deve giocare Leao che per me è un titolare».

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"Modric ricorda Pirlo"

Nessun dubbio invece su Modric... «Bello, bellissimo da vedere. Bello vedere quanto un grande campione come lui abbia anche quella voglia di mettersi in discussione, correre, vincere una partita. È un professionista, lo è da sempre. È un giocatore che al Milan mancava da diversi anni». 

Chi le ricorda? «Andrea Pirlo. Il pallone passa sempre da lui e con la sua intelligenza riesce a dettare sempre il passaggio giusto. Luka fa girare la squadra a sua immagine e somiglianza».  
  
Sembra tutto un altro Milan rispetto a un anno fa. È bastato che la società scegliesse gli uomini giusti… «Max è sicuramente un tecnico che conosce l’ambiente e il campionato italiano. Quando prendi uno come Max le aspettative sono di alto livello. Per quanto riguarda Tare è un direttore che sa anche occuparsi dello spogliatoio, il che è molto importante, ve lo garantisco».

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MILANO - Rafa Leao può essere il numero nove del Milan? La risposta nemmeno Demetrio Albertini l’ha ancora trovata. «Rafa non è sicuramente un attaccante da area di rigore, non può nemmeno fare la boa. È un attaccante da falcate lunghe, da contropiede. Sicuramente può essere una valida alternativa, ma dipenderà come si adatterà al ruolo». 

Allegri riuscirà a fare di Rafa un campione? «Max ha gestito tanti campioni, è sempre stato ai vertici in Italia. Ha grande esperienza e troverà la chiave per poter far rendere al meglio Leao». 

Il problema è sempre la testa? «Non è la sua testa, è la sua continuità. Poi se deriva dalla testa o dal fisico non lo so. Io da spettatore dico che Leao non si può mettere in discussione perché è un grandissimo giocatore. Ma per essere un grandissimo campione deve mettere insieme le sue qualità e la continuità».

Leao o no questo Milan può puntare a vincere lo scudetto? «Io sono abituato a pensare sempre in grande, e pensare in grande per il Milan significa giocare per lo scudetto. Il Milan ha la possibilità di giocare una sola volta a settimana, quindi non è che c'è da scegliere, c'è solo quello a cui pensare. È un vantaggio».

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