Palladino: “La Juve è stata una grande scuola di vita. Allegri? Uno degli allenatori più vincenti"

Il tecnico del Monza presenta in conferenza stampa la gara contro la Vecchia Signora: ecco le sue parole

MONZA - Terzo scontro stagionale tra Juventus e Monza. Dopo la clamorosa vittoria dei brianzoli nel girone d'andata e il successo dei bianconeri negli ottavi di Coppa Italia, le due formazioni si ritrovano di nuovo una di fronte all'altra domenica alle 15 all'Allianz Stadium. La squadra di Allegri è reduce dal pareggio per 3-3 in casa contro l'Atalanta mentre quella di Palladino ha collezionato una striscia di cinque risultati utili consecutivi e non vuole fermarsi. Il tecnico del Monza, che fece il debutto sulla panchina dei brianzoli proprio battendo la Vecchia Signora, nella conferenza stampa della vigilia ha presentato così la sfida contro la Juventus, club, tra l'altro, in cui è cresciuto calcisticamente giocando in prima squadra dal 2006 al 2008. 

Rispetto alla Coppa, quanto e in cosa si immagina diversa la partita di domani?

"Non c'è nessuna differenza. Semplicemente dobbiamo scendere in campo con la stessa intensità e mentalità: il Monza non deve cambiare perché deve giocarsela con tutti".

Quanto ti gratifica tornare a giocare con la Juve dopo il tuo arrivo all'andata?

"Abbiamo tirato una bella linea sul girone d'andata. Il girone di ritorno è ancora più complicato. Le squadre si sono rafforzate, ci sono assetti e automatismi diversi. Noi non dobbiamo pensare agli elogi, fa piacere ma noi dobbiamo pensare alle partite del girone di ritorno, pensando a ciò che c'è da fare".

Che soluzioni ci sono da centrocampo in su?

"Ce ne sono tante, ma è un vantaggio per un allenatore e si mette anche in difficoltà quello avversario. Io sono felice di avere tanti giocatori duttili e di aver recuperato Sensi e Rovella. Ho l'imbarazzo della scelta".

Qual è l'obiettivo?

"Continuare a ricevere elogi. Tutti mi mettono in difficoltà, ma noi dobbiamo migliorare quotidianamente. E poi pensare alla salvezza. Tutto ciò che è stato fatto ormai è fatto, a me piace fare cose nuove...".

Quale giocatore toglierebbe alla Juve?

"Ho avuto il piacere di conoscere Allegri per telefono e grazie a Galliani, che una sera ci ha presentati. Allegri è una persona molto semplice, rende anche il calcio molto semplice; è 6 volte Campione d'Italia e questo la dice lunga su di lui. Poi, più campioni ci sono più io sono felice: lo spettacolo è più bello, la mia squadra deve essere più attenta e questo la fa crescere".

In questa settimana il Monza ha avuto due eventi speciali...

"I calciatori devono sapere di essere vicini ai tifosi. Ho voluto far capire a loro che è fondamentale regalare un semplice sorriso ad un bambino. È stata una bellissima settimana, che ci ha avvicinato tanto ai tifosi. La riproporremo".

Anche in attacco c'è abbondanza...

"Per me è un vantaggio e mi mettono in difficoltà... Non ci dormo la notte per capire chi deve giocare. Per loro è uno stimolo".

Un viaggio straordinario il tuo con la Juve...

"Della Juve ho un ricordo bellissimo, perché mi ha fatto crescere prima come uomo e poi come calciatore. Sono arrivato bambino e sono grato alla Juve, li ringrazierò per sempre. Il calcio è bello perché ti mette davanti a queste bellissime emozioni: tornare lì è affascinante, sarà una partita bellissima eD emozionante, ma al di là di tutto ci sono tre punti in palio importanti per il nostro cammino verso la salvezza. Sono sicuro che possiamo giocarcela".

Gli ultimi giorni di mercato sono quelli di Galliani: si aspetta qualcosa?

"Sono tranquillo, Galliani nel mercato è il numero uno della storia del calcio. Io non dormo la notte per pensare alla formazione, ma del mercato non mi preoccupo. Galliani si occuperà delle vicende degli ultimi giorni, siamo in ottime mani".

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