Palladino e la leggenda Juve: "È stato l'allenatore da cui ho imparato di più"

Il tecnico del Monza alla vigilia della sfida contro il Lecce: "L'obiettivo era la salvezza, il sogno potrebbe essere l'Europa"

Raffaele Palladino in un anno è mezzo è passato dal diventare un trainer emergente ad essere un affermato tecnico di Serie A. Le stagioni alla guida del Monza non possono passare inosservate, ma da quale allenatore ha appreso di più fino ad ottenere questi risultati? A svelarlo è stato proprio Palladino, nella conferenza stampa di presentazione della sfida col Lecce. Bisogna tornare indietro ai suoi anni... alla Juventus.

Palladino: "Deschamps fu di ispirazione"

Palladino ha vissuto il mondo bianconero da calciatore, dalla Primavera fino alla prima squadra, quando nella stagione 2006/07 giocò il campionato di Serie B. E proprio il tecnico della stagione in cadetteria fu di ispirazione: "L'alleantore da cui ho imparato di più nella gestione del gruppo è Didier Deschamps. Lo ha avuto che ero giovane, ho imparato tanto da lui. Aveva la grande capacità di trattare tutti allo stesso modo, dai più grandi campioni al più piccolo della rosa, che ero io. Mi piace allenare i ragazzi, osservare la loro crescita, seguirli in campo ma dar loro anche consigli sullo stile di vita o l'alimentazione. Nel calcio moderno l'aspetto mentale è importantissimo".

L'exploit di Maldini e il sogno Europa

Il focus torna all'attualità. Dopo il ko con l'Atalanta, ora è alla sfida col Lecce: "Mancano 5 gare, faremo di tutto per concludere al meglio la stagione, con fame e mentalità come fatto fino ad ora. Con Gotti siamo amici, è un tecnico intelligente, da quando c'è lui il Lecce ha perso soltanto col Milan. È una squadra ostica da affrontare, che è brava nelle ripartenze e ha forza fisica".

Così invece sull'exploit di Daniel Maldini: "Sono felice, tra le altre cose ci ha dato una grande mano. Veniva da una parentesi non semplice ad Empoli, c'era un certo scetticisimo dal punto di vista mediatico attorno a lui per l'arrivo al Monza, ma si è inserito alla grande e è cresciuto. I meriti sono suoi e del gruppo, che lo ha accolto nel migliore dei modi". Infine il sogno neanche troppo celato: "Dobbiamo cercare di fare più punti possibile: l'obiettivo era la salvezza, il sogno poteva essere l'Europa o potrebbe ancora essere l'Europa. Non si sa, è un campionato molto strano ed equilibrato e questo l'ho detto alla squadra. Possiamo fare punti con tutte e perdere con tutte".

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