Eintracht-Napoli, Spalletti esalta Kvaratskhelia: "Mi ricorda Salah"

Così il tecnico degli azzurri: "Tutti hanno qualcosa di particolare, lui ha questa sensibilità nel dribbling, nell’accarezzare la palla e nel portare quelle finte tra le quali è difficile difendersi"

ROMA - “Chi mi ricorda Kvaratskhelia? Tutti hanno qualcosa di particolare, lui ha questa sensibilità nel dribbling, nell’accarezzare la palla e nel portare quelle finte tra le quali è così difficile difendersi. Forse è Salah uno di quelli che aveva questa qualità nello stretto e questa finalizzazione così precisa. È uno che non sente la pressione, un ragazzo tranquillo che avrà un grandissimo futuro”. Così il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, a margine della XIII Edizione del Premio Andrea Fortunato - Lo Sport è Vita, organizzato dalla Fondazione Fioravante Polito di Santa Maria di Castellabate (Salerno), il cui obiettivo è quello di rendere obbligatorio il passaporto ematico. Nel corso della cerimonia al Salone d’Onore del Coni a Roma il tecnico del Napoli è stato premiato come miglior allenatore.

Napoli, Spalletti su Scudetto e Champions

"Scudetto? La pressione dobbiamo gestirla, ci vuole molta calma. Ancora c'è tanto lavoro da fare e ci sono un numero di partite che non ci consentono di avere distrazioni, ma fa piacere che la squadra sia così attenta e vogliosa di giocare. Da qui in avanti, proprio perché aumenteranno situazioni che non ci faranno stare tranquilli, sarà difficile rimanere leggeri e creativi. L'Eintracht in Champions? Dicono che siamo tra le migliori in Europa, ma i tedeschi sono forti quanto noi. Lo abbiamo già studiato e sarà una sfida difficilissima. Questo Napoli la squadra più forte che ho allenato? Ho allenato grandi squadre e grandi calciatori. Non ho rimorsi, può succedere quello che gli pare io vivrò bene. Ho dedicato una vita a questo sport e continuerò a farlo. Quando si fa così diventa più facile accettare gli eventi futuri", conclude Spalletti.

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